Andrea Purgatori, due indagati per omicidio colposo. Diagnosi sbagliata? Lunedì l’autopsia

21 Lug 2023 15:34 - di Sara De Vico

Sulla morte “fulminante” di Andrea Purgatori la famiglia del giornalista vuole vederci chiaro. A seguito dell’esposto presentato alla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo, sono due le persone iscritte nel registro degli indagati. Nei confronti dei due, che operano in una struttura di diagnostica della Capitale, è scattata l’accusa è di omicidio colposo.

Morte di Purgatori, due indagati

Intanto si sta procedendo al sequestro delle cartelle cliniche nelle strutture che hanno avuto in cura il giornalista scomparso lo scorso 19 luglio in un ospedale romano. In seguito a “breve e fulminante malattia“. Nell’esposto depositato a piazzale Clodio i familiari hanno chiesto che venga fatta luce sulla correttezza della diagnosi refertata al giornalista e delle cure apportate.

La Procura indaga per omicidio colposo

I magistrati ascolteranno tutte le persone coinvolte. E i medici che, dal 24 aprile al 19 luglio, hanno seguito il decorso del giornalista. Al momento i legali della famiglia non aggiungono altro al comunicato di ieri. Nel quale si richiedeva alla procura di Roma, di accertare “la correttezza della diagnosi refertata in una nota clinica romana. E la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte. E se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.

I dubbi sulla diagnosi e le cure necessarie

Purgatori era in cura per un tumore ai polmoni e alcuni problemi celebrali. Ed è proprio su quest’ultima patologia medica che si concentrano le indagini della procura. Sarà infatti fondamentale chiarire se Purgatori avesse o meno delle metastasi al cervello, come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica che ha seguito il giornalista. Nel corso dei successivi accertamenti medici avvenuti in un’altra struttura della Capitale, non sarebbero però emerse metastasi.

L’autopsia al Policlinico di Tor Vergata

Secondo i medici, invece, le lesioni sarebbero state segni di un’ischemia. Per questo, nelle scorse ore, i familiari hanno parlato di errore nella diagnosi e di cure sbagliate. Il primo passo per fare luce sulla vicenda sarà l’autopsia. Che, molto probabilmente, sarà effettuata nella giornata di lunedì presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata.

Il giallo delle metastasi

Se l’esame confermerà la presenza di metastasi l’indagine potrebbe andare verso un’archiviazione. In caso contrario è prevedibile una battaglia vera e propria tra medici legali, consulenti e periti. Insieme all’esame autoptico verrà effettuata anche una tac. E se sarà necessario potrebbe essere successivamente chiesta un’ulteriore consulenza.

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