Torna il Pharaoh’s Day al Museo Egizio: un viaggio nell’antichità tra piramidi, reperti e segreti
Domenica torna il “Pharaoh’s Day” al Museo Egizio di Torino. È una giornata di laboratori, giochi e creatività, dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Dalle 9 alle 18.30 bambini e ragazzi fino a 14 anni potranno visitare gratuitamente le sale del Museo e scoprire le curiosità sui reperti e sull’antico Egitto. Lungo il percorso espositivo si intratterranno con laboratori di teatro, di origami, giochi o con storie di scribi e faraoni curati degli egittologi del Museo, secondo un programma declinato in nove incontri a rotazione nel corso della giornata, organizzato in collaborazione con la rivista GG Giovani Genitori.
Il Pharaoh’s Day al Museo Egizio
Giunto alla terza edizione, quest’anno il Pharaoh’s Day al Museo Egizio prevede anche una caccia al tesoro, dal titolo “Alla ricerca di Thot: detective al Museo”, negli spazi della mostra temporanea “Il dono di Thot: leggere l’antico Egitto”, con l’obiettivo di far scoprire ai ragazzi i segreti della scrittura geroglifica e le divinità del Pantheon egizio. I più piccini potranno ascoltare storie e favole millenarie, accompagnate dal sistro, antico strumento musicale, ma anche scoprire alcune curiosità su personaggi storici, come il faraone Ramesse II o lo scriba Butehamon, interpretati dagli attori della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.
La decorazione delle pareti delle piramidi
Ci sarà spazio anche per la creatività, i giovanissimi visitatori potranno decorare le pareti di una piramide, insieme allo street artist Ale Puro o realizzare origami della dea Bastet, con la maestra di origami Uno Sugiyama. Protagonista, infine, in Museo anche la musica con “La musica racconta”: performance a cura di Unione Musicale. Sono previste attività anche per i piccoli da 0 a 6 anni, grazie alla collaborazione con Spazio ZeroSei che propone “Seti, quanto sei alto! Dalla terra e fino al cielo…La grandezza del faraone”, laboratorioche coinvolge i più piccini per circa un’orain Spazio Egizio all’ingresso del Museo e in Galleria dei Re.