Pride a Palermo, FdI sul patrocinio. Varchi: ideologia in piazza. Rampelli: l’ok è condividerne i contenuti

24 Giu 2023 15:34 - di Redazione
Pride Palermo

Al solito: si vuole spacciare l’ennesima manifestazione Lgbt come un giorno di celebrazione e un atto di rivendicazione dei diritti civili. Ma in realtà anche il Pride di oggi pomeriggio a Palermo si preannuncia come l’ennesima occasione propagandistica in favore delle rivendicazioni civili e sociali che la sinistra appoggia. E che l’universo arcobaleno rilancia. Per questo, di fronte all’ennesimo “spottone” a utero in affitto, maternità surrogata e trascrizione anagrafica dei figli di coppie omo-genitoriali, la vicesindaco della città siciliana, la capogruppo di FdI in commissione Giustizia alla Camera, Carolina Varchi. E parallelamente, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, sono tornati a ribadire la loro aperta contrarietà rispetto al patrocinio concesso al corteo palermitano.

Carolina Varchi contro il patrocinio concesso al Pride di Palermo

Parole chiare. Affermazioni nette. E argomentazioni dirette, quelle a cui è ricorsa la vicesindaco di Palermo, Carolina Varchi (FdI). Che ha esordito dicendo: «Prendo nettamente le distanze dal patrocinio concesso al corteo del Pride e alle manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Palermo. Non ha alcun senso concedere questi patrocini a manifestazioni che hanno una chiara connotazione politico-ideologica. E che, schierandosi apertamente contro il Governo nazionale. E, più in particolare, difendendo la pratica aberrante della surrogazione di maternità, attaccano apertamente una proposta di legge che già dalla scorsa legislatura come Fratelli d’Italia portiamo avanti.

«Cortei e manifestazioni collaterali di questo tipo hanno una chiara connotazione politico-ideologica»

E ancora. Una proposta di legge «della quale, peraltro, io sono prima firmataria e relatrice in Parlamento». Concludendo infine: «Finché ci saremo noi al Governo la “rabbia” e il “conflitto” propugnati dagli organizzatori della manifestazione – aggiunge Carolina Varchi in calce – saranno destinati a rimanere parole al vento. E nessuna istanza, dalle trascrizioni allo sdoganamento della surrogazione di maternità, troverà accoglimento».

Pride di Palermo, Rampelli: «Il patrocinio si dà quando si condividono i contenuti»

Non solo. Sul patrocinio concesso al Pride di Palermo si è espresso in queste ore anche il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. Il quale, in linea con quanto asserito anche dalla Varchi, ha sottolineato: «L’arroganza con cui la sinistra si muove nel campo dell’omosessualità testimonia una visione assolutistica. Intollerante a qualunque disponibilità al dialogo. Nella fattispecie del Gay-pride di Palermo non si capisce perché si pretenda il patrocinio. Ognuno deve essere libero di manifestare le proprie idee, ma il patrocinio da parte di un’amministrazione pubblica sancisce la condivisione dei contenuti, non del diritto di manifestare. Ci vogliono costringere a pensarla come loro? Sarebbe molto grave. Oltre che antidemocratico».

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