Perquisito appartamento nel palazzo accanto all’ex-hotel occupato dove viveva la piccola Kata
Una ventina di carabinieri sono arrivati in forze nella zona dell’ex-hotel Astor occupato a Firenze, tra via Maragliano e via Boccherini, dove viveva e da dove è sparita Mia Kataleya Chicllo Alvarez, chiamata dai familiari Kata, la bambina di origine peruviana di 5 anni della quale non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno, per notificare un decreto di perquisizione al proprietario di un appartamento adiacente all’ex-albergo.
L’appartamento si trova ai piani alti del palazzo di via Boccherini e i carabinieri hanno notificato al condomino l’atto di perquisizione che li ha portati ad ispezionare anche il garage confinante con l’ex hotel Astor alla ricerca di tracce della piccola Kata.
I militari, in divisa e in borghese, hanno raggiunto i piani superiori dello stabile di via Boccherini e hanno perquisito anche il cortile. Ma la perquisizione ha dato esito negativo.
Secondo quanto emerge, il racconto del fratellino di Kata, 7 anni, potrebbe aver fornito indicazioni utili per le ricerche della sorellina.
Sul posto si è recata anche il pubblico ministero Christine Von Borries, titolare dell’indagine per sequestro di persona a scopo di estorsione e, secondo alcune notizie ancora frammentarie, il nuovo sopralluogo dei carabinieri per cercare tracce della piccola Kataleya potrebbe aver fatto scoprire la possibile ‘base’ dei rapitori della bimba.
Oggi pomeriggio lo zio e il fratellino di Kata erano stati convocati dal sostituto procuratore Christine Von Borries come testimoni per cercare di chiarire la vicenda della sparizione della piccola mentre nello stabile dell’ex-hotel Astor e in alcune strutture confinanti, erano in corso ulteriori sopralluoghi degli inquirenti.
I carabinieri, che conducono le indagini coordinate dalla Dda di Firenze, oggi hanno sentito anche numerose persone tra quante vivono nell’ex-hotel occupato.
“Abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede”, aveva detto, sempre nel pomeriggio, Elisa Suarez, zia di Kata.
“I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando le indagini, ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa”, ha aggiunto la zia di Kata.
La donna ha poi parlato delle condizioni di salute della madre della bimba scomparsa, che ieri ha ingerito una piccola quantità di candeggina e per questo è stata ricoverata in ospedale.
“Sta male, ma ora è stabilizzata in ospedale – ha spiegato. – L’abbiamo sentita al telefono, dovrebbe restare ricoverata fino a domani, ma dipende da come si sente, da come i medici la vedono”.
Secondo quanto si è appreso la madre Katherine avrebbe riportato un’infiammazione alla gola.
A Firenze, nella zona a nord della città, dove si trova l’ex-hotel Astor occupato dove viveva Kata con la madre e il fratellino di 7 anni sono comparsi alcuni volantini bianchi, in formato A3, con al centro una scritta tra parentesi “sto bene”.
La notizia con un video e foto che mostrano i volantini viene rilanciata anche dalla pagina Facebook ‘Peruanos pe unidos per un solo Firenze (Peruviani uniti da una sola Firenze), e, nel post, la coordinatrice del gruppo, Norma Guerrero, si domanda: “Avrà qualcosa a che fare con la piccola Kata?”.