Parliamo ancora di Bibbiano agli smemorati e a chi finge che la vicenda giudiziaria sia conclusa
Se qualcuno pensava che con l’assoluzione di Foti si chiudesse la vicenda di Bibbiano ha capito male. C’è ancora un processo in corso per i 6 casi di bambini tolti alle famiglie, arbitrariamente ricorrendo persino a false accuse di violenza. Affidi che hanno portato gravi conseguenze ai minori (due di essi hanno persino subito violenze: uno in casa famiglia e uno nella famiglia affidataria). Così vanno respinte al mittente (Renzi, “Repubblica”, “La Stampa”, “L’Unità”, “Il Riformista” e anche Marco Iasevoli di “Avvenire”) le accuse di sciacallaggio politico sulla vicenda. Peraltro facendo finta che la vicenda giudiziaria sia conclusa mentre non lo è.
A trasformare Bibbiano in un caso politico fu il Pd
Bisogna ricordare agli smemorati che il caso Bibbiano è divenuto un caso politico perché il Pd lo ha trasformato in una questione politica.
Se il Pd avesse sospeso dal partito il sindaco di Bibbiano in attesa del procedimento giudiziario, nessuno avrebbe posto questioni. Ma il Pd si è comportato esattamente all’opposto: lo ha difeso a spada tratta assieme al sistema degli affidi senza esprimere alcuna solidarietà alle vittime dell’inchiesta: ovvero i 6 bambini e i loro genitori, dalla cui parte si sono schierati Lega, Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle, rimaste increduli dinanzi ad un simile comportamento del Partito Democratico.
Bibbiano: un excursus per rinfrescare la memoria
Il Pd minimizzava e accusava chi parlava del caso, favorendo la congiura del silenzio sulla vicenda da parte dei principali giornali italiani. Che se ne sono dovuti occupare con forte ritardo rispetto a “La Verità”. Mentre un ruolo fondamentale è stato svolto dai social e da alcuni siti minori d’informazione. Che hanno continuato ad occuparsene rivelando quanto contenuto nelle 277 pagine dell’ordinanza del magistrato, nonché il testo di alcune intercettazioni. Agli atti ci sono ‘lavaggi del cervello’ ai bambini per raccontare abusi che non ci sono mai stati; relazioni dei servizi sociali falsate. E quindi – questa l’accusa principale – minorenni illegittimamente tolti alle famiglie naturali e riaffidati: un business da migliaia di euro. Ci sono anche alcuni dettagli forti come i regali e le lettere dei genitori naturali nascosti in un magazzino. I disegni dei bambini contraffatti per descrivere molestie mai subite in famiglia.
Modello Bibbiano difeso a oltranza dal Pd
Per il Pd si trattava di “un modello Bibbiano” che era stato presentato anche in Parlamento: il sindaco e la dirigente dei servizi sociali erano stati auditi in Commissione al Senato, su proposta del Pd. E gli stessi senatori erano rimasti sorpresi dal fatto che la percentuale di abusi nel territorio era superiore al resto d’Italia. Per verificare tutto questo basta andare a sfogliare i giornali e a rileggere le agenzie. Per il Pd si trattava di un modello da difendere ad oltranza perché l’inchiesta ha scoperchiato un sistema degli affidi dominato dallo strapotere dei servizi sociali; sollevando non solo questioni etiche ma anche economiche; rivelando agli italiani che si spendono parecchi soldi per mantenere bambini e ragazzi in case famiglia e in famiglie affidatarie; e invece non si aiutano le famiglie bisognose, alle quali i figli vengono tolti talvolta proprio con la scusa delle difficoltà economiche. Adesso sono state cambiate alcune norme.
In Piemonte una nuova legge sugli affidi
Inoltre la regione Piemonte a guida centrodestra ha varato una legge per limitare gli affidi a case famiglia ed esterni favorendo gli interventi nelle famiglie. Legge contro cui si sono mobilitati il Pd e le sinistre. Ricordiamo intanto che il processo contro i 17 imputati continua mentre riguardo a Foti in primo grado è stato condannato a 4 anni e la sua assoluzione in appello non è con formula piena. Per cui si vedrà se del caso si occuperà la Cassazione.