Operata al cervello da sveglia, un’insegnate di Cremona potrà presto tornare dai suoi studenti
Traguardo importante per la Neurochirurgia di Cremona: è stato eseguito il cinquantesimo intervento di chirurgia da svegli su una paziente bilingue. Grazie a questa tecnica, Maria, insegnante in un liceo della Città, ha potuto preservare le funzioni del linguaggio e presto tornerà dai suoi studenti. Come spiega Antonio Fioravanti, direttore del reparto “la chirurgia da svegli (awake surgery), praticata a Cremona dal 2019, è una tecnica utilizzata per il trattamento dei tumori del cervello (ad esempio i gliomi), localizzati in aree critiche definite eloquenti dove si trovano le nostre funzioni superiori come il movimento e il linguaggio”.
“Questa tecnica è preziosa perché consente al neurochirurgo di avvalersi della mappa corticale mentre opera. Attraverso le neurostimolazioni sul cervello del paziente, sveglio, cosciente e collaborativo – continua Fioravanti – l’equipé chirurgica può avere un ritorno immediato sulle funzioni fondamentali della persona e agire di conseguenza per mantenerle integre a garanzia di una buona qualità di vita. Di recente -precisa – la chirurgia da svegli è stata impiegata anche per il trattamento di anomalie vascolari cerebrali, come gli angiomi cavernosi e le malformazioni artero-venoso, e di patologie funzionali come l’epilessia del lobo temporale e la displasia corticale. In tal senso rappresenta una grande opportunità per trattare patologie complesse e aprire nuove prospettive di cura“.
Il nostro cinquantesimo intervento di chirurgia da svegli – dettaglia Fioravanti – è stato eseguito su una donna di 64 anni, destrimane, con lesione temporale sinistra. Si tratta di un’ insegnante di inglese, molto appassionata del suo lavoro. Per noi chirurghi era molto importante fare il possibile per rimuovere la lesione, ma anche preservare la duplice funzione del linguaggio. Ricordo che la neurochirurgia di Cremona, nel complesso, tratta circa 120 tumori cerebrali (intra assiali) all’anno, un’attività super specialistica di rilievo, considerato che i tumori del cervello sono classificati come patologie rare”.