Lavoro, l’Inps: 410mila contratti in più e crollo dei licenziamenti. Milani: “È tornata la fiducia”

22 Giu 2023 16:48 - di Luciana Delli Colli
inps lavoro

Sono dati che “parlano chiaro” quelli sul primo trimestre 2023 diffusi oggi dall’Osservatorio Inps sul precariato, che evidenziano un andamento positivo del mercato del lavoro con maggiori assunzioni e contratti stabili e un calo netto dei licenziamenti per motivi economici. Un indicatore del fatto che, ha spiegato il deputato di FdI Massimo Milani, c’è “un netto miglioramento rispetto ad i primi tre mesi dello scorso anno”.

Cosa significa il crollo dei licenziamenti economici

“Dal report infatti emerge – ha spiegato Milani – che tra gennaio e marzo i licenziamenti economici sono stati 116.660 con un calo del 17,03% rispetto ai 140.591 dello stesso periodo del 2022. Se crollano i licenziamenti economici ciò significa che con questo governo è tornato un clima di fiducia. Le politiche adottate dal governo Meloni in vari settori collegati anche al mondo del lavoro stanno portando i loro frutti. Così come li porterà il decreto lavoro all’esame del Parlamento” e approvato oggi dal Senato.

I dati Inps sull’andamento del mercato del lavoro: oltre 400mila contratti in più

Più in generale, nei primi tre mesi del 2023 l’Inps ha registrato l’attivazione di 1.908.436 contratti nel settore privato non agricolo (esclusi i domestici) e la cessazione di 1.497.749 accordi. I conti parlano quindi di un saldo positivo per 410.687 contratti, metà circa dei quali a tempo indeterminato. Positiva anche la variazione netta per i contratti stabili, vale a dire il parametro che misura le attivazioni e le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro, al netto delle cessazioni. Qui si parla di 204.616 unità a fronte delle 150.305 del primo trimestre 2022. Particolarmente significativo, poi, il crollo dei licenziamenti per ragioni economiche: tra gennaio e marzo sono stati 116.650 con un calo del 17,03% rispetto ai 140.591 dello stesso periodo del 2022.

 Milani: “Numeri incontrovertibili: le politiche del governo portano i loro frutti”

Dunque, ha sottolineato ancora il deputato di FdI, “i dati diffusi oggi dall’Inps parlano chiaro e sono incontrovertibili”. “Va molto meglio rispetto ai primi mesi dello scorso anno, quando ancora non esisteva il governo Meloni”, ha proseguito, invitando la sinistra che sta fortemente polemizzando anche sul decreto lavoro, “a trovare altre argomentazioni, più credibili, per attaccare la maggioranza anche sul fronte della ripresa del mercato del lavoro visto il saldo positivo di mezzo milione di occupati in più”.

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