Israele, nessuna sanzione al soldato dell’Idf che uccise il bimbo di 2 anni: errore nell’identificazione di un’auto

15 Giu 2023 19:06 - di Roberto Frulli
ISRAELE_FUNERALI_MOHAMMAD_HAITHAM_TAMIMI

Israele ha deciso che non comminerà alcuna sanzione al soldato dell’Idf, l’Israel Defense Forces, che, per un errore di identificazione, sparò contro l’auto sbagliata ferendo a morte un bimbo di due anni, Mohammed Tamimi (nella foto la mamma lo bacia ai funerali), che era a bordo del mezzo assieme al papà Haitham nei pressi dell’insediamento di Neve Tzuf in Cisgiordania.

Israele ammette che, appunto, vi fu un “errore di identificazione” ma ha decretato che non verranno imposte sanzioni disciplinati al soldato israeliano che il primo giugno aprì il fuoco contro quell’auto, ferendo gravemente un uomo e il figlioletto di due anni, poi morto in ospedale.

L’indagine dell’esercito israeliano sulla vicenda ha stabilito che vi fu “un erronea identificazione della fonte degli spari” durante uno scontro a fuoco.
Per il ministero degli Esteri palestinese si tratta di “una prova della mancanza di serietà delle indagini israeliane“, di un “crimine” e un comportamento “razzista e coloniale”.

Lo scontro a fuoco che ha portato alla morte del piccolo Mohamed Haizam Tamimi è originato da un assalto di due palestinesi armati contro l‘insediamento ebraico di Neve Tzuf e una vicina postazione militare, a ridosso della città palestinese di Nabi Saleh, in Cisgiordania.

La macchina dove si trovavano padre e figlio è stata scambiata, per errore, per quella dei due assalitori.
L’indagine “ha rivelato inadeguatezze nel controllo dei comandanti e nelle comunicazioni fra il personale sul campo che hanno portato ad una decisione non corretta“, afferma il comunicato dell’Idf sulle indagini.
E’ stata decisa una reprimenda nei confronti di uno dei soldati, che ad un certo punto ha sparato in aria senza permesso.

Portato d’urgenza in elicottero in un ospedale israeliano, il piccolo è purtroppo spirato dopo alcuni giorni.
Il comunicato di Israele esprime “dolore” per la morte del bambino, sottolineando che l’esercito “cerca di fare il possibile per evitare di coinvolgere civili” .

Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele la scorsa settimana di rivedere i suoi metodi durante le operazioni militari, proprio alla luce della morte del piccolo Tamimi.

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