Immigrato ferisce gravemente a coltellate un 31enne con colpi alle braccia e alla schiena

3 Giu 2023 17:03 - di Gianluca Corrente
coltellate

Un immigrato pakistano sotto accusa: avrebbe aggredito un connazionale a coltellate, ferendolo in modo grave. La vittima ha riportato ferite di arma da taglio sulle braccia e sulla schiena. I poliziotti di Prato hanno arrestato l’aggressore in flagranza. Il tutto è accaduto in piena serata nei pressi di uno spazio urbano.

Ferito a coltellate, l’intervento chirurgico

Il personale sanitario del 118 ha allertato la Centrale Operativa della Questura. Stava prestando le prime cure a un cittadino straniero. Immediatamente sul posto, gli agenti hanno identificato la vittima, un pakistano trentunenne che presentava lesioni per ferite da arma da taglio. Era necessario il trasporto in ospedale per sottoporlo a intervento chirurgico. Seppur non in pericolo di vita a seguito delle lesioni riportate. il ferito riportava una prognosi di 30 giorni.

Le indagini e le testimonianze

Gli agenti hanno raccolto le prime informazioni testimoniali da alcune persone presenti sul posto. Le hanno confrontate con gli elementi forniti dalla vittima durante il suo trasporto in ospedale. Il tutto indirizzava le prime indagini verso un connazionale con cui la vittima condivide da alcuni mesi la dimora.

Attestato un 27enne pakistano

Attivate le ricerche in zona, il presunto autore delle coltellate veniva intercettato in una piazza vicina, riconosciuto dalle descrizioni somatiche e descrittive in possesso della polizia. Gli uomini in divisa hanno fermato un ventisettenne di nazionalità pakistana, incensurato, in regola con le norme sul soggiorno. L’hanno trovato in possesso di un coltello da cucina occultato nella tasca destra dei pantaloni. Verosimilmente era quello utilizzato per l’aggressione del connazionale.

Precise responsabilità per il ferimento a coltellate

Pertanto, una volta messo in sicurezza, veniva accompagnato presso gli Uffici per i conseguenti adempimenti. Il prosieguo degli accertamenti – attraverso un riscontro delle informazioni testimoniali raccolte e supportate anche dalle immagini di videosorveglianza – consentivano di riscontrare e cristallizzare alcune fasi dell’aggressione. Hanno determinato precise responsabilità a carico del fermato che veniva pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per lesioni aggravate.

 

 

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