Il piagnisteo della Ong Sea Eye 4 con bandiera tedesca: si appella alla Germania dopo il fermo amministrativo italiano

5 Giu 2023 14:29 - di Paolo Lami
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Funziona la strategia del fermo amministrativo con le Organizzazioni non governative se la Ong Sea Eye, si appella al ministro degli Esteri della Germania, la rosso-verde Annalena Baerbock, con una richiesta urgente di aiuto, dopo che la nave Sea Eye 4, battente bandiera tedesca, ha subìto il provvedimento di 20 giorni, imposto dalle autorità italiane, che hanno bloccato anche un’altra nave umanitaria battente bandiera tedesca, la Mare*Go.

Le due navi delle Ong – bloccate a Ortona e a Lampedusa – la scorsa settimana hanno caricato, complessivamente, 86 immigrati sostenendo che si trovavano a bordo di imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo centrale.

In entrambi i casi sono state raggiunte dal provvedimento per aver disatteso le prescrizioni, imposte dal decreto Piantedosi, di parcellizzare i soccorsi, facendo una sorta di pesca a strascico degli extracomunitari nel Mediterraneo invece di recarsi in porto a scaricare i clandestini.

Sea-Eye 4, in particolare, è accusata di aver interrotto il suo avvicinamento a Ortona, il porto di sbarco assegnato dal Viminale, per raccattare altri naufraghi.
“Non possiamo ignorare le chiamate di soccorso. Ecco perché abbiamo cambiato rotta“, prova a sostenere Gorden Isler, presidente di Sea-Eye. Ma oramai il giochetto è scoperto.

Sea-Eye presenterà ricorso, ha 60 giorni di tempo per farlo. “Tuttavia – obietta l’Ong tedesca che vuole scaricare clandestini in Italia invece di portarli in Germania – una decisione rapida è improbabile, poiché i procedimenti dinanzi ai Tribunali amministrativi italiani sono complessi e lunghi”.

Per l’organizzazione non governativa il rischio che è tutte le navi di soccorso civile vengano bloccate.
“Se dovesse succedere nuovamente potrebbero essere comminate multe salate e un’ulteriore detenzione fino a sei mesi per arrivare anche a essere bloccata a tempo indeterminato in caso di ulteriore reiterazione secondo la legge italiana”, dice l’Ong che vuole, evidentemente, piegare l’Italia cercando un modo per violare la legge.

Questa legge potrebbe fermare completamente il soccorso civile in mare se le autorità italiane continueranno ad applicarla in questo modo – continua Isler  facendo finta di non capire -. Non ignoreremo le chiamate di soccorso per prevenire le detenzioni – avverte sfidando il nostro Paese. – Metterci di fronte a questa scelta è disumano e irresponsabile“.

Nel messaggio indirizzato al ministro degli Esteri tedesco, Sea-Eye ha chiesto di lavorare per garantire che le navi civili di soccorso non siano trattenute per aver condotto più missioni di soccorso, oltre alla revoca dei fermi di Sea Eye 4 e Mare*Go“.
Insomma come se l’Italia non avesse diritto di tutelarsi e dovessero decidere, sul nostro territorio, solo le Ong.

Ma la Sea Eye chiede al governo tedesco di impegnarsi per fare in modo che la flotta civile di soccorso sia utilizzata “in modo ottimale dalle autorità italiane e maltesi per salvare quante più vite possibili” e che le risorse che arrivano dalle donazioni alle Ong non siano “sprecate inviando navi in ​​porti lontani per ridurre il loro tempo operativo nella zona di ricerca e soccorso libica e maltese”.

“Il Centro maltese di coordinamento dei soccorsi riprenda le sue funzioni di coordinamento per le persone in fuga in mare in pericolo al fine di evitare ulteriori vittime – concludono da Sea Eye -. Siamo ormai giunti a un punto in cui è ancora possibile impedire che tutte le navi civili di soccorso vengano trattenute per periodi di tempo più lunghi in pochi mesi a causa delle troppe operazioni di soccorso“.

Commenti

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  • Lappola 6 Giugno 2023

    E non faceva prima a dire al suo governo che li avrebbe portati in Germania? Voleva aiuto?l’avrebbe avuto; voleva viveri? li avrebbe avuti, voleva carburanti? li avrebbe avuti. Più colaborazione di questa è impossibile. Non ha voluto niente di tutto questo? E perché si lamenta? che dovere abbiamo noi di dare ripetuto asilo ai migranti raccolti da una nave tedesca? E allora che affondino in acque internazionali.