Giustizia, Italo Bocchino smonta Pietro Grasso: “Telefoni e si scusi con Rossetti, in galera da innocente”

20 Giu 2023 15:14 - di Gabriele Alberti

A Quarta Repubblica si parla di Giustizia. Nel talk show condotto da Nicola Porro è ospite, tra gli altri, Italo Bocchino. Il pacchetto Nordio con l’ossatura della riforma del centrodestra ha scatenato le ire di parte della sinistra e soprattutto delle toghe rosse, che dai giornaloni hanno tuonato contro il ministro e l’idea di una giustizia in senso garantista che è la visione che informa il governo Meloni. In trasmissione il conduttore ha portato Mario Rossetti, ex direttore amministrativo e finanziario di Fastweb, che ha raccontato il suo incubo giudiziario: una storia angosciante  di cui molto si discusse. Ed esemplare per constatare i buchi presenti nel nostro sistema giudiziario. L’ospite ha raccontato la sua vicenda: cento giorni in prigione da innocente.

“In carcere da innocente”: la storia di Rossetti a “Quarta Repubblica”

“Arriva la guardia di finanza alle 5 di mattina con un’ordinanza da 1.700 pagine difficile fare comprendere. Sono andato via da casa alle 15.00 e sono arrivato a San Vittore alle 18.00”. Morale (triste) della favola:  “Ho fatto 4 mesi di carcere e 8 mesi agli arresti domiciliari. Mi hanno sequestrato tutti i beni e siamo riusciti a fare la spesa grazie all’aiuto degli amici che ci hanno mantenuto“. Dopo l‘assoluzione e dopo la fine dell’incubo nemmeno le scuse. Ecco la storia triste, e come questa ce ne sono tante altre. Il che dovrebbe indurre a maggiore sobrietà chi – come l’ex presidente del Senato Pietro Grasso ha messo nel mirino proprio il ministro Carlo Nordio per la nuova riforma sulla Giustizia appena varata in Cdm. Grasso ha affermato su Repubblica  che “Nordio legalizza l’illegittimità e stravolge la Costituzione“.

Italo Bocchino asfalta Pietro Grasso: “Telefoni e si scusi con Rossetti”

Il direttore editoriale del Secolo d’Italia non ci sta. Per questo dopo il racconto di Rossetti fa una richiesta semplice, sacrosanta.“Io invito Pietro Grasso a fare una telefonata di scuse a Rossetti per le sue dichiarazioni. Chi paga per questi errori?”. Grasso annichilito in due parole. Subentra Alessandro Sallusti: “Trovo assurdo che dei magistrati che non hanno chiesto scusa a lui si permettano di ribellarsi al Ministro Nordio”.

Italo Bocchino: “Dobbiamo distinguere tra la libertà di informare dalla libertà di sputtanare”

Si parla poi dello stop all’abuso d’ufficio a cui plaude la stragrande maggioranza dei sindaci Pd, e della stratta sulle intercettazioni. Bocchino smonta la vulgata che vuole che nella riforma Nordio ci sia il divieto di farle. Cambia la modalità con cui si diffondono, spiega: “Dobbiamo distinguere tra la libertà di informare dalla libertà di sputtanare”. E ha aggiunto: “C’è una magistratura orientata politicamente e questo ha portato a delle distorsioni. Si può criticare la legge ma non lo può fare colui che poi la legge la deve applicare, non è opportuno”.  Sallusti aggiunge: “Le critiche vengono tutte da magistratura democratica che è di sinistra ed è stata il perno politico del sistema-Palamara“, ricorda il direttore. “I magistrati del Pd sono contrari alla riforma Nordio, ce ne faremo una ragione”, conclude.

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