Decreto lavoro: dall’assegno di inclusione al taglio al cuneo fiscale. Il centrodestra: è una svolta

23 Giu 2023 8:57 - di Paolo Cortese

Via libera dal Senato al decreto Lavoro, con 96 voti favorevoli, 55 voti contrari e 10 astenuti. Il provvedimento, che contiene misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, in scadenza il 3 luglio, passa ora all’esame della Camera.

Decreto lavoro, il taglio del cuneo fiscale

Il provvedimento più importante è il taglio del cuneo fiscale che riguarderà una vasta platea di lavoratori con reddito lordo fino a 35mila euro annui. Per un lavoratore con 25mila euro di retribuzione il taglio complessivo vale 96 euro al mese, su 5 mesi sono 480 euro. Con 35mila euro di retribuzione il vantaggio mensile è di 99 euro su 5 mesi 493 euro. Il beneficio va ad aggiungersi all’attuale taglio di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro portando lo “sconto” in totale a 7 punti.

Arriva l’assegno unico

Dal 1 gennaio 2024, in sostituzione del reddito di cittadinanza, arriva l’assegno unico di inclusione. L’Aula di Palazzo Madama ha dato il via libera anche ad un emendamento che prevede che nell’ambito del percorso personalizzato può essere previsto l’impegno alla partecipazione a progetti utili alla collettività, a titolarità dei comuni o di altre amministrazioni pubbliche a tale fine convenzionate con i comuni, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario. Lo svolgimento di tali attività è a titolo gratuito, non è assimilabile a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta, comunque, l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche.

Smart working  e aiuto alle donne vittime di violenza

La norma, anche alla luce degli emendamenti approvati in commissione, prevede per le  donne vittime di violenze, la possibilità  di costituire un  nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’Assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati. Sul fronte lavoro agile, mentre per i fragili della Pa si sta ragionando su una proroga fino al 30 settembre, per i privati è arrivata la proroga delle norme agevolative sino al 31 dicembre sia per i lavoratori fragili, sia per quelli con figli fino a 14 anni.

Il centrodestra: il decreto lavoro  è una svolta

Esulta la maggioranza per l’approvazione del decreto lavoro. Per la relatrice Paola Mancini di FdI si tratta “del primo passo per tutelare i lavoratori e fare incrociare domanda e offerta”. Da Forza Italia e Lega si sottolinea  “la compattezza della maggioranza che porta a casa un grande risultato per i lavoratori che restituisce forza  economica ai redditi medi”.

 

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