Damilano tace sul caso Metropol. La Lega accusa: “Il Pd lo ha premiato per il finto scoop su Salvini”
«Incredibile l’afonia di Marco Damilano che dirigeva l’Espresso e poi è stato premiato dalla sua sinistra con un posto in Rai a spese degli italiani. Per anni lui e altri commentatori hanno insinuato sui rapporti tra Lega e Russia, nonostante l’archiviazione della magistratura: ora non hanno nulla da osservare?». La nota ufficiale della Lega è un atto d’accusa pesantissimo. Il giornalista, oggi conduttore su Raitre, viene tirato in ballo per aver condotto un’inchiesta che sta acquisendo i contorni del complotto internazionale.
La Lega chiede l’intervento del Copasir sul finto scoop del Metropol
Lo scandalo si sta allargando a macchia d’olio come emerge dalle ultime notizie di stampa. “La macchinazione contro la Lega organizzata al Metropol, diventata una clava per colpire uno dei principali partiti italiani alla vigilia delle ultime Europee, si fa sempre più grave e sconcertante con le nuove rivelazioni de La Verità”, attaccano da Via Bellerio.
«A questo punto è quantomai necessario un intervento del Copasir. Oltre a quello che appare come un agente provocatore de l’Espresso che cercava in tutti i modi di incastrare la Lega in accordo con un amico giornalista, al tavolo ci sarebbero stati anche uomini dei servizi segreti stranieri. È vero? La nostra intelligence ha qualcosa da dire, anche alla luce del ruolo che aveva all’epoca Matteo Salvini, cioè Vicepremier e Ministro dell’Interno? Sconcertante il silenzio della politica e di alcuni dei principali media del nostro Paese: questa operazione ha inquinato il dibattito politico e indebolito la nostra democrazia».
Damilano, che era alla festa al Quirinale del 2 giugno, tace
Damilano per il momento tace: c’era anche lui tra gli ospiti al Quirinale per la festa del 2 giugno. Il conduttore di Raitre guadagnò rapidamente, dopo l’addio all’Espresso, la conduzione di una trasmissione tutta sua (Il Cavallo e la torre, striscia quotidiana per mille euro a puntata), dal 29 agosto 2022. Non è un mistero che la trasmissione fosse fortemente caldeggiata dal Pd. Non a caso la striscia quotidiana in onda su Rai 3, uno dei format più marcatamente di sinistra che la tv pubblica offre nel suo palinsesto. Secondo la Lega quella trasmissione sarebbe stato un “premio” per la battaglia condotta contro Salvini e la Lega. Accuse pesantissime alle quali Damilano, per ora, ancora non ha dato risposta.