Boom di adesioni al progetto tutor: oltre 52000 docenti. Valditara zittisce i gufi: un successo

6 Giu 2023 10:20 - di Bianca Conte
Valditara tutor

La “rivoluzione” del governo e del ministro Valditara sulla scuola riparte dal tutor. Il progetto del Ministero viaggia a vele spiegate e col vento in poppa: l’arruolamento dei tutor registra l’adesione di oltre 52.000 docenti: un successo che il ministro Valdiatara rilancia con la certezza dei dati del ministero da cui emerge chiaramente il pressoché totale coinvolgimento delle scuole (relativamente all’ultimo triennio dell’istruzione secondaria superiore). E allora, su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma che istituisce in via sperimentale il docente tutor e il docente orientatore – figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale – ben 2.728 (pari al 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi.

Tutor, Valditara: il progetto ha già conseguito un importante risultato

Si tratta complessivamente – spiega il dicastero di Viale Trastevere in una nota informativa – di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori. Si è quindi ottenuto il pressoché totale coinvolgimento delle scuole relativamente all’ultimo triennio dell’istruzione secondaria superiore. Superando abbondantemente l’obiettivo minimo che si era prefissato in 37.708 tutor e 2.753 docenti orientatori da avviare alla formazione. Si è raggiunto infatti ben il 138% di partecipazione di docenti tutor e il 154% di docenti orientatori. Questo risultato consentirà di avviare davvero il percorso virtuoso di personalizzazione della didattica e dell’orientamento, continua la nota, attraverso un supporto agli studenti e alle famiglie finalizzato a individuare e valorizzare i talenti di tutti i giovani».

«I dati del Ministero registrano l’adesione di oltre 52mila docenti»

E ancora. Nell’illustrare il progetto rimarcandone il successo già conseguito in fieri, il ministro ha quindi aggiunto: questo progetto aiuterà «a operare scelte consapevoli e ponderate. Coerenti con le potenzialità degli studenti, e mirando a ottenere la riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico». Riscontri tempestivi, che consentono di guardare con ottimismo al piano di proposte e innovazioni che Valditara ha messo in campo per la scuola, e che in merito all’introduzione della figura del tutor, ha previsto e messo sul tavolo un finanziamento pari a 150 milioni di euro. Fondi destinati a questo scopo dal decreto ministeriale di aprile scorso. Ulteriori risorse, inoltre, sono già state reperite per consentire una didattica disciplinare di supporto in orario extracurriculare, allungando così il tempo scuola.

Valditara sui tutor: «A dispetto delle previsioni negative di taluni, il progetto ha riscosso un diffuso consenso»

Una strategia formativa importante, tradotta in un successo di cui lo stesso ministro ha tenuto a sottolineare in queste ore prospettive e utilità. «Si tratta di un risultato importante, dovuto alla risposta eccezionale giunta dalla comunità scolastica tutta e dai docenti in particolare. I quali, nonostante gli impegni già gravosi di chiusura dell’anno scolastico, hanno dimostrato di voler ricoprire un ruolo da protagonisti del cambiamento della scuola. Ai docenti e ai dirigenti scolastici va dunque il mio ringraziamento», ha proseguito Valditara. Rilevando sul punto: «A dispetto delle previsioni negative di taluni, l’importante novità introdotta dal Ministero ha riscosso un diffuso consenso».

Il coinvolgimento quasi totale degli istituti interessati dalla sperimentazione

Concludendo sul punto: «Ora lavoreremo insieme, anche attraverso un costante confronto con tutti gli interlocutori istituzionali, per proseguire il percorso di personalizzazione della didattica e di orientamento. Nell’interesse delle studentesse e degli studenti italiani. E in linea con le migliori esperienze internazionali». Intanto, sempre da Viale Trastevere, si apprende che hanno chiesto di partecipare al percorso di formazione dei docenti tutor anche l’Aninsei,( l’Associazione degli istituti non statali). Le Province autonome di Bolzano e Trento. Nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta per i rispettivi docenti. Il percorso di formazione sarà dunque esteso agli insegnanti di queste importanti realtà del sistema scolastico. Rilanciando su vasta scala propositi e finalità. E un’idea di scuola e di un percorso di formazione da cui ripartire con fiducia e ottimismo.

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