Un altro “regalino” della Lagarde (Bce) all’economia europea: aumentano i tassi, rate dei mutui alle stelle

4 Mag 2023 18:42 - di Monica Pucci

Nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce. Imitando l’analoga decisione adottata ieri dalla Federal Reserve, anche la Banca centrale europea diretta da Christine Lagarde ha rallentato sul percorso e, dopo il ritocco da 50 punti deciso a marzo, nella riunione del Comitato esecutivo ha deciso un rialzo di 25 punti per i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, dal 10 maggio i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%. Alla base della decisione, si spiega, una “inflazione che continua a rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Nella dichiarazione finale tuttavia si indica come le informazioni in arrivo sostengono la valutazione sulle prospettive di medio termine per l’inflazione elaborata dalla Bce nella riunione di marzo del Consiglio direttivo.

Nella riunione del Consiglio direttivo della Bce “come sempre c’è stata una varietà di opinioni, ma eravamo tutti d’accordo sul fatto che serviva un nuovo rialzo dei tassi e che non ci fermiamo: abbiamo altra strada da fare” per “domare l’inflazione”, ha sottolineato la presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio. Ma la Lagarde riconosce come – pur essendo “tutti d’accordo sul fatto che l’inflazione è troppo alta da troppo tempo” – il “sostegno è stato quasi unanime”, parole che lasciano immaginare un dissenso delle colombe alla linea dura che la Bce continua a predicare.

Salgono i tassi, cresce la rata dei mutui

Cattive notizie, per i nostri risparmiatori. Cresce la rata dei mutui a tasso variabile. E cresce anche quella dei nuovi mutui a tasso fisso. Ma le conseguenze del nuovo aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce, quello di riferimento è salito di 25 punti base al 3,75%, vanno oltre i finanziamenti per l’acquisto delle case. L’aumento del costo del denaro, ritenuto indispensabile per contrastare la corsa dell’inflazione, porta con sé effetti che incidono sull’intero settore economico.

Nel documento si spiega che “l’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti“. Allo stesso tempo, la Bce segnala come “i precedenti aumenti dei tassi sono trasmessi con decisione sulle condizioni finanziarie e monetarie dell’area dell’euro”, laddove l’impatto “della trasmissione all’economia reale rimane incerto”. In questo contesto “le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”.

Un rincaro pesante per i consumatori italiani

I calcoli delle associazioni dei consumatori, che stimano solo da questo rialzo un incremento di 20 euro per le rate dei contratti variabili e un aggravio che può arrivare a 3.540 euro considerando la sequenza di rialzi da 2021, rappresentano però una parte del conto complessivo da pagare. La decisione della Bce di aumentare i tassi dello 0,25% produrrà l’effetto di una maxi-stangata per le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile. Dal 2021 i ritocchi decisi dalla Bce hanno portato a maggiori costi che possono arrivare anche a 3.540 euro. Lo afferma il Codacons in una nota. L’aumento deciso oggi rappresenta ”una mazzata media da +20 euro a rata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile”. ”Occorrerà attendere le prossime settimane per capire come il mercato risponderà al rialzo dei tassi”. L’associazione spiega che per le simulazioni è stato ipotizzato un mutuo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa. La rata mensile, secondo il Codacons, è destinata a salire tra i 15 e i 25 euro per effetto della decisione odierna della Bce.

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