Riccardo Muti, incontro con i musicisti siriani che vivono nel campo profughi di Zaatari
Il direttore d’orchestra italiano Riccardo Muti ha in programma di visitare i musicisti siriani che vivono nel vasto campo profughi di Zaatari in Giordania a margine della sua serie annuale di concerti Roads of Friendship che mira a utilizzare la musica per costruire ponti e aiutare coloro che sono toccati dalla guerra. Muti dirigerà musicisti italiani e giordani in concerti ambientati negli antichi anfiteatri romani a Jerash, in Giordania, il 9 luglio e nel sito archeologico di Pompei l’11 luglio, per la 27a serie di concerti di Roads of Friendship.
I concerti di Riccardo Muti per i popolo giordano
I concerti renderanno omaggio alla “generosità del popolo giordano” per aver accolto milioni di rifugiati siriani in fuga dalla guerra civile nel paese vicino. Mentre si trova in Giordania, Muti ha in programma di visitare il campo di Zaatari, un simbolo della situazione dei rifugiati siriani di lunga data e che ospita circa 80.000 rifugiati quasi 11 anni dopo essere stato allestito vicino al confine siriano.
L’incontro con i musicisti
Il maestro Riccardo Muti e una delegazione del Ravenna Festival incontreranno i musicisti della diaspora siriana, portando in dono strumenti musicali. La serie di concerti Le Strade dell’Amicizia di quest’anno prenderà il via il 7 luglio a Ravenna e vedrà la partecipazione dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata da Muti, del Coro Antico di Cremona e di musicisti giordani. La serie è stata lanciata nel 1997 a Sarajevo, appena due anni dopo la fine della guerra civile bosniaca. (ITALPRESS)