Repubblica ironizza sull’incoronazione di Carlo III e celebra la “monarchia” di re Mattarella
E subito dopo arriva la lezioncina politologica di Merlo: “Per la monarchia inglese sarebbe stato meglio rinunziare alla cerimonia dell’incoronazione, che è simbolica e non necessaria. Il re infatti era già re e questa incoronazione non trasmetteva né il fascino né l’allegria della più inattuale delle fantasie intellettuali e popolari, ma solo una pesantezza patetica, falsa, sfarzosa e, alla fine, reazionaria“. Quindi: un re con la corona non è una buona immagine, risulta “patetica” e in fondo poco democratica, dunque da respingere. Meglio mettere la corona a chi re non è. Ed è proprio quello che fa Merlo anadando avanti nella sua risposta: “Per una volta però stiamo meglio noi: nel crisma e nel carisma democratico del secondo mandato a Sergio Mattarella, nel bisogno di identità e di identificazione, c’è questa nostra vaga voglia di monarchia: 14 anni di consenso popolare creano il mito del re repubblicano“.