Paura in Vaticano: 40enne tenta l’irruzione con l’auto, i gendarmi devono sparare per fermarlo

19 Mag 2023 8:01 - di Luisa Perri
Vaticano

Momenti di paura ieri sera in Vaticano, dove si è temuto per qualche momento un attacco terroristico. Dopo le 20 un’automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna. L’autista, noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, ha guidato la vettura temporaneamente dall’ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.

Irruzione in Vaticano: chi è l’uomo fermato

Nel tentativo di fermare l’auto, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa. Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta. L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, arrivando praticamente all’ingresso del Palazzo apostolico, di notte praticamente vuoto perché Papa Francesco ha scelto appunto di vivere a Santa Marta. L’uomo è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria.

L’uomo, un 40enne italiano, è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanita’ e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, il 40enne aveva sospeso le terapie mediche da pochi giorni. aveva chiuso il Portone della Zecca che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta. Al momento l’uomo è in una cella presso la caserma della Gendarmeria.

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