Pace fatta tra Roma e Parigi. Tajani: l’incidente con la Francia è archiviato, ora serve collaborazione

27 Mag 2023 17:01 - di Lorenza Mariani
Tajani

«Con la Francia la vicenda è chiusa». Lo ha affermato con sicurezza il ministro degli Esteri Antonio Tajani già subito dopo l’incontro a Roma con la collega francese Catherine Colonna. Archiviate le polemiche seguite agli affondi scomposti dei ministri d’oltralpe che hanno causato a Macron non poco imbarazzo e molti grattacapi, non trovando peraltro adesioni fuori dai confini francesi, ora il titolare della Farnesina si dice certo che quel capitolo è definitivamente archiviato.

Tajani chiude il cerchio: l’incidente con la Francia è archiviato

Ribadendolo forte e chiaro anche ai microfoni dell’emittente francese Tf1 che lo ha intervistato all’indomani della visita romana della sua omologa a Parigi. Incidente chiuso con la Francia? «Assolutamente sì. Sono molto contento dell’incontro, le relazioni sono molto buone», dichiara il ministro che, con l’occasione, ha anche parlato di un legame personale «fortissimo» con la Francia, paese dove ha anche vissuto.

Roma collaborerà con Parigi su immigrazione, Balcani, lotta al terrorismo, Ucraina

Un Paese con cui, ha rilanciato Tajani in questi giorni, «bisogna andare avanti e collaborare in diversi campi: l’immigrazione. I Balcani. La lotta al terrorismo. L’Ucraina». E a riprova che gli ultimi trascorsi diplomatici sono acqua passata, la stessa Colonna, commentando in un tweet il «caloroso benvenuto» ricevuto a Roma, ha sottolineato a sua volta: «Scambi fiduciosi su Ucraina, Tunisia, migrazione, difesa europea in particolare. La cooperazione franco-italiana è essenziale per il progresso. Andiamo avanti insieme!».

Tajani: «L’Italia deve svolgere un ruolo paritario. Non può esserci un’Europa in cui ci sono solo Francia e Germania»

Laddove “insieme” diventa la parola chiave di un ritrovato equilibrio diplomatico al cui interno Tajani rivendica per l’Italia in Europa un ruolo di primo piano. «Non può esserci un’Europa in cui ci sono solo Francia e Germania – ha ribadito il ministro degli Esteri ancora ieri da Napoli a margine del convegno “Verso il secondo Vertice Onu sui sistemi alimentari: l’Italia presenta Agritech”, nel polo universitario di San Giovanni a Teduccio –. E rilanciando: «L’Italia deve svolgere un ruolo paritario. Siamo la seconda potenza industriale dell’Unione Europea, e con un Paese industriale come la Francia dobbiamo lavorare insieme».

Italia-Francia, il ministro rilancia su «una politica migratoria comune»

Non solo. Commentando la “chiusura” dell’incidente diplomatico con la Francia, Tajani ha confermato che «con la Francia vogliamo costruire una politica migratoria comune», e non solo. «C’era da risolvere il problema del tribunale dei brevetti – ha spiegato il titolare della Farnesina – e durante l’incontro con il ministro degli esteri Colonna è stata confermata la decisione di avere a Milano il tribunale dei brevetti. Un’altra vittoria per l’Italia, che ottiene così la centralità anche in un settore così importante e delicato per la nostra industria».

Pace fatta tra Roma e Parigi, con tanto di annotazioni sull’agenda di Bruxelles

Insomma, a disgelo ufficializzato, dopo l’incendio appiccato dall’improvvido attacco del ministro dell’Interno Gérald Darmanin a Giorgia Meloni per la gestione dei migranti – che indusse Tajani ad annullare il bilaterale di Parigi– e ad assumere una posizione di fermezza su una vexata quaestio aperta ancora prima con le polemiche sul caso Ocean Viking. Ma anche i diversi tentativi della Francia di ricucire lo strappo con Roma, che hanno visto scendere in campo e venire a Canossa lo stesso Macron – oltre al portavoce del governo francese Olivier Véran, e al ministro delle Finanze Gabriel Attal – la riposta più che decisa di Palazzo Chigi a tutte le scomposte provocazioni d’oltralpe, alla fine hanno sortito il loro frutto. Il ramoscello d’ulivo è tornato sulla tavola diplomatica italo-francese. Per non parlare del fatto che il contrasto all’immigrazione e la necessità di una risposta europea sono entrati nell’agenda di Bruxelles.

 

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