Oltre 300 parlamentari in meno, neanche un euro risparmiato: l’ultima beffa firmata Fico e Di Maio
I tagli alla Casta sbandierati dai grillini? Nonostante il robusto taglio dei parlamentari, non hanno fatto risparmiare neanche un euro agli italiani. Incredibile ma vero, lo scrive oggi Libero, riportando i conti fatti dall’ex ministro Carlo Giovanardi.
Da questa legislatura, coe tutti sanno, la Camera dei Deputati è composta da 400 membri e il Senato della Repubblica da 200 membri (più i senatori a vita). Una sensibile riduzione rispetot ai 630 deputati e 315 senatori, più i senatori a vita delle legislature precedenti. Se da una parte la riforma ha limitato la funzione di rappresentanza dei parlamentari, in compenso gli incarichi e i costi sono rimasti praticamente gli stessi. E cioè 943 milioni per la Camera e 505 milioni di euro per il Senato.
Oltre 300 parlamentari in meno, ma le spese del Parlamento restano le stesse
Come siamo messi con i risparmi garantiti dalla rivoluzione grillina? «Non ci crederete – osserva Giovanardi – ma leggendo i bilanci preventivi di Camera e Senato si scopre che la riduzione sensibile di spesa è avvenuta nelle ultime tre legislature quando i parlamentari eletti erano 945, mentre nel 2023, 2024 e 2025 la spesa dei due rami del Parlamento, rimasti con 600 Parlamentari, resterà uguale a quella di prima, e cioè 943 milioni di euro per la Camera e 505 milioni per il Senato».
«Per gli effetti di una operazione condotta dal presidente Fico (e dall’allora leader del M5s Luigi Di Maio ndr) nella scorsa legislatura, infatti – prosegue Giovanardi nel suo intervento su Libero – nel bilancio della Camera per questa legislatura si trova scritto che «nell’ambito del Bilancio registrano incrementi le voci relative al personale non dipendente, per effetto della disciplina dei collaboratori dei deputati, all’acquisto di beni e servizi ed alla spesa previdenziale», pertanto «il totale della spesa rimane sostanzialmente invariato». Applausi a Beppe Grillo – ironizza l’ex senatore Udc – che ha gabbato il popolo italiano come Tognazzi-Mascetti che riusciva a “blindare la supercazzola con uno scappellamento a sinistra o a destra come se fosse un pentolone”».