Maurizio Leo: “Le rendite catastali non si toccano. I nostri valori sono i più aggiornati in Europa”

30 Mag 2023 8:43 - di Gabriele Alberti
Leo rendite catastali

Tagliare le tasse è fondamentale, assicura il viceministro all’Economia con delega alle finanze Maurizio Leo. Difende la flat tax dalle critiche e assicura che non c’è il rischio che venga tagliato il welfare. Il primo step, «risorse permettendo», è previsto il prossimo anno con la riduzione delle aliquote Irpef e la conferma del taglio del cuneo fiscale. “Puntiamo sulla flat tax che in prospettiva, se ci saranno le condizioni, porterà all’aliquota unica: con l’obiettivo di semplificare, ridurre il prelievo e assicurare equità orizzontale al sistema”. E’ l’analisi del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervistato dalla Stampa. Flat tax, catasto, riforma fiscale, critiche. Un’analisi a tutto campo.

Leo: “Le rendite catastali non si toccano”

Leo affronta poi il tema del catasto. Le rendite catastali non si toccano. Non è affatto vero che i nostri valori catastali siano così inattuali. L’ultimo aggiornamento risale al 1988-89 ed è il più recente tra quelli realizzati nei principali paesi europei: l’Austria è ferma al 1973, il Belgio al 1975, la Francia al 1970 e la Germania addirittura al 1964: (nell’ex Germania Est si va indietro fino al 1935). Inoltre – ricorda Leo – nel 1997 le nostre rendite catastali sono state ‘rivalutate’ del 5%; e nel 2012 col governo Monti sono state incrementate, ai fini Imu, del 60% per le abitazioni e di percentuali di poco inferiori per gli altri immobili. Oltre a questo su impulso dei Comuni è tuttora vigente una disciplina per riequilibrare le rendite delle diverse microzone comunali. E regolarizzare le situazioni non conformi. In ogni caso – aggiunge il viceministro-  c’è molto altro che si può e si deve fare. C’è, per esempio, un tema di classamento delle unità che hanno beneficiato di interventi di riqualificazione. E c’è un tema di immobili fantasma e abusivi. Su cui interverremo con una serie di misure per accelerare l’individuazione degli immobili non censiti e abusivi. Lo faremo potenziando la condivisione di dati e documenti tra l’Agenzia delle Entrate e comuni”.

Leo: “Flat tax, ci dobbiamo credere”

E, rispetto ai rilievi della Banca d’Italia, replica: “Assolutamente no: non c’è alcuna intenzione di tagliare la spesa sociale, né di sopprimere prestazioni. Semmai, il tema vero è quello di evitare gli sprechi: di rendere il welfare più efficiente, di spendere meglio i soldi raccolti con le imposte”. Anzi. “L’obiezione della Banca d’Italia – prosegue – potrebbe addirittura essere ribaltata: perché è comunque impensabile che la fiscalità possa rincorrere all’infinito le inefficienze del sistema di welfare. Nessun sistema fiscale può sostenere un sistema senza fondo. Ora, esiste un progetto, condiviso da tutte le forze politiche che hanno vinto le elezioni, che mira alla riduzione della pressione fiscale. Che, non scordiamolo, continua a collocarsi su valori ben superiori al 43% del Pil. Ecco, parlare di flat tax – dice ancora Leo – significa ribadire che il percorso virtuoso per la riduzione delle tasse deve essere realmente avviato. Ci dobbiamo credere. Certo, senza illusioni. Senza scorciatoie. Senza fughe in avanti”.

 

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