Lollobrigida: “In Europa serve chiarezza. Popolari-conservatori da un lato, progressisti dall’altro”
“I risultati dei ballottaggi di ieri parlano da soli. È la terza o quarta consultazione dal 25 settembre, cioè dall’insediamento del governo. In ogni elezione i risultati dei partiti e delle coalizioni che sostengono il governo sono sempre più ampi a favore del governo”. Così il ministro Francesco Lollobrigida, a Bruxelles a margine del Consiglio Agrifish, sull’ultima tornata elettorale che registra un tonfo per le opposizioni.
Lollobrigida: i ballottaggi parlano chiaro, altro che crisi
“Quindi, al di là delle trasmissioni televisive, che ogni tanto parlano di crisi tra il corpo elettorale e il governo Meloni – prosegue il ministro dell’Agricoltura mi sembra che gli elettori invece parlino un linguaggio ben diverso. Con il metodo migliore che c’è, quello delle elezioni democratiche, che hanno permesso di ottenere dei risultati anche oltre le aspettative, in città che per esempio non avevamo mai governato, come Ancona”.
Alle europee auspico chiarezza negli schieramenti
Il discorso scivola sulle prossime europee, sulle quali impazzano teoremi. Il ministro di Fratelli d’Italia dice chiaramente di augurarsi che in Europa prevalga un modello “che veda da una parte un’area popolare e conservatrice e, dall’altra, un’area progressista. E poi, su questi temi sviluppare un sistema democratico. Che dia sempre più ruolo al Parlamento europeo”. Dal verdetto europeo potrebbe uscire una maggioranza diversa dall’attuale? “Oddio, una maggioranza… Io spero che ci sia come in Italia una chiarezza dei propositi e delle coalizioni. Basate su valori che possano essere quelli condivisi tra Popolari e Conservatori. Che del resto governano l’Italia. E che si apprestano probabilmente a governare altre nazioni importanti”.
Pnrr, il dialogo con l’Europa prosegue sereno e aperto
Guardando alla stretta attualità dell’agenda politica, invece, Lollobrigida ricorda le decisioni del governo sull’emergenza alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia. Non troppo interessato al toto nomi del prossimo commissario all’Emergenza. “Le decisioni le prende il governo e al momento opportuno si ragionerà anche di questo aspetto. Per ora dobbiamo ancora affrontare delle criticità. E soprattutto la cosa importante è la ricerca di tutte le risorse disponibili per la ricostruzione”. A questo proposito si dice ottimista sulla terza rata del Pnrr. “Il dialogo con l’Europa è molto sereno molto aperto, molto costante. Da ogni punto di vista. Il clima qui non mi sembra affatto negativo. Oggi è stato qui il collega Raffaele Fitto che ha deleghe. Che lui sta portando avanti con grande capacità, grande professionalità, E grande conoscenza dell’Europa e dei suoi meccanismi. Io non ho segnali di non opportuna valutazione delle richieste italiane”.
Imballaggi, confezioni troppo ampie producono sprechi
Sul nodo degli imballaggi il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare ha ribadito che confezioni troppo ampie producono sprechi. “La norma ha degli obiettivi condivisibili. Ma anche degli strumenti che non ci convincono affatto e lo abbiamo detto con chiarezza”. L’Italia – ha ricordato – è una nazione virtuosa, che ha fatto del riciclo un elemento che ha anticipato, in termini temporali, gli obiettivi che l’Europa si era posta. “Cambiare direzione in maniera non logica non ha un grande senso. Abbiamo posto la questione all’attenzione della Commissione, in maniera puntuale, confortati da analisi scientifiche e da ricerche di mercato. Dobbiamo trovare delle normative che siano compatibili con la sostenibilità ambientale, ma anche con la sostenibilità economica”.