Le manovre per piazzare la figlia del sindaco Pd in Atac con il concorso su misura per dirigenti
L’ultima vergogna dell’amministrazione Gualtieri al Comune di Roma è una selezione, lanciata, da Atac, l’azienda pubblica per la mobilità di Roma interamente controllata da Roma Capitale e, quindi, dal sindaco, per selezionare un responsabile della Direzione comunicazione relazioni esterne e marketing ma i requisiti richiesti lasciano spazio a molti dubbi.
Un concorso che, sostiene Fabrizio Santori, consigliere comunale della Lega, “appare ‘cucito addosso’ a un candidato dai titoli particolari cui si destinano particolari e vantaggiose condizioni. A partire dal contratto a tempo indeterminato, quando i dirigenti delle aziende partecipate vengono solitamente assunti solo a tempo determinato”.
Santori, che ha presentato un’interrogazione urgente a Gualtieri per capire che cosa stia succedendo in Atac e per quale motivo l’Azienda pubblica per la Mobilità interamente controllata da Roma Capitale, chieda “anche, a restringere il campo dei pretendenti, l’iscrizione all’albo dei giornalisti”, ricorda che in Atac esistono già un dirigente ed un ufficio specifico per la Comunicazione e il marketing. Dunque questa nomina si prospetta come l’ennesimo spreco di soldi pubblici buttati in un’azienda che manca quotidianamente i suoi obiettivi nel perpetuo disastro dei servizi di trasporto pubblico”.
“Non solo – prevede il consigliere comunale – sarà la solita assunzione a sfondo politico di cui oggettivamente non abbiamo bisogno?”.
Di qui l’invito al sindaco Gualtieri e al suo assessore a controllare “se la selezione rispetta le norme di legge” e “se siano pronti a ritirarla nel momento in cui non fosse così”.
“A Roma servono tram, metropolitane e bus, di poltrone – dice Santori. – Altisonanti incarichi ce ne sono fin troppi”.
Ma chi sarebbe il fortunato prescelto che si metterà in tasca 99.000 euro per 13 mensilità oltre ad un sostanzioso premio produzione che farà schizzare lo stipendio molto sopra i 100mila euro anni?
Il nome che circola nei corridoi riporta direttamente al Pd e ai suoi burocrati. E scendendo nel dettaglio, la figura che, come per incanto, l’Atac dovrebbe magicamente individuare dopo la “selezione” è quella di una donna, figlia di un sindaco dell’hinterland romano iscritto al Partito Democratico e componente dell’Assemblea Nazionale.