La militanza eco-ribelle della figlia a Londra imbarazza Giorgio Gori: “Non condivido quella roba”

12 Mag 2023 18:50 - di Elsa Corsini

“Non mi piace, non condivido. Il confronto è fondamentale in democrazia mentre radicalismo ed estremismo non è detto che ottengano risultati”. L’amore paterno, per quanto sconfinato, non impedisce a Giorgio Gori di prendere pubblicamente le distanze dalla figlia Benedetta, laureata in scienze gastronomiche e un passato da modella. Militante di Extinction Rebellion, che a Londra è scesa in piazza con gli eco-attivisti. Cugini o giù di lì dei nostri ecovandali di Ultima Generazione. I bravi ragazzi dello sfregio, in genere con vernice rossa, di monumenti e opere d’arte nel nome della difesa del clima contro i capitalisti del pianeta.

Eco-attivisti, Giorgio Gordi contro la figlia Benedetta

Baldanza giovanile, si dirà. Ma al sindaco di Bergamo l’eco-innamoramento della figlia (una goccia d’acqua con la mamma Cristina Parodi) non va giù. E dire che il primo cittadino di provata fede dem non può certo considerarsi un “oscurantista” tutto legge e ordine. Né un pericoloso reazionario con simpatie a destra. Ma quel modo di fare attivismo non gli va giù. Anzi, sembra imbarazzarlo.

Il sindaco di Bergamo: non condivido l’attivismo di chi imbratta

Almeno a giudicare dalle parole di Gori nel corso di un dibattito a Treviglio con un attivista del movimento green Extinction Rebellion nato nel 2018, Gianluca Esposito. Che ci tiene a sottolineare, neanche a dirlo, che i ribelli britannici sono molto diversi dagli imbrattatori italiani. Quelli di Palazzo Vecchio a Firenze, di Van Gogh a Londra, di Palazzo Madama a Roma. Quelli coccolati dalla sinistra nostrana che scende ‘in piazza’ per difendere gli imputati di Ultima Generazione, “ingiustamente” finiti a processo.

“Serve solo a provocare clamore”

“Non sono d’accordo – taglia corto il primo cittadino di Bergamo – con quel modo di fare attivismo che sebbene sia non violento talvolta imbratta i monumenti. E porta gli attivisti in manifestazione con l’obiettivo di farsi arrestare per provocare clamore. Non sono convinto che questo crei consenso, ma solo attenzione”. Giorgio Gori disubbidisce al mainstream della disobbedienza civile di gran moda in questi mesi.

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