Intenzioni di voto: Pd sotto il 20%. FdI sfiora il 29%. La Schlein di lotta e di Vogue non convince

11 Mag 2023 9:38 - di Vittoria Belmonte

Ma non era finita la luna di miele tra Giorgia Meloni e gli italiani? Lo hanno strombazzato i media antigovernativi in tutte le salse ma i sondaggi non sembrano dare ragione a questa tesi. Secondo quello sciorinato dal tg di Mentana ogni lunedì FdI guadagna 0,7 punti in una settimana, oltrepassando la soglia del 29%. E quasi al 29% il partito di Meloni si situa secondo il sondaggio Euromedia pubblicato oggi dalla Stampa e commentato da Alessandra Ghisleri. FdI sarebbe al 28,8% con una flessione dello 0,2 rispetto a 15 giorni fa.

Gli italiani e il presidenzialismo

Il focus del sondaggio è in ogni caso il presidenzialismo: favorevoli il 46,6% che distaccano di 10 punti i contrari (36,8%). Ma il dato interessante è quello relativo al Pd che perde mezzo punto e si situa al 19,6%. Nell’area della sinistra a guadagnare sono invece il M5S (+0,5%) al 16,2% e Alleanza Verdi e sinistra che salgono al 2,5%.

L’immagine di Schlein non convince la sinistra radicale

E’ evidente dunque che l’immagine di sinistra-sinistra che Schlein ha voluto dare alla sua leadership non ha convinto fino in fondo l’elettorato di riferimento, sul quale molto probabilmente hanno anche influito – oltre all’intervista con Vogue – gli addii illustri patiti dal partito democratico negli ultimi giorni. E certo non giova all’immagine della segretaria dem il suo schierarsi su posizioni di immobilismo in merito al tema riforme. Che il Pd declina sempre fermandosi all’orizzonte della legge elettorale da cambiare. Come opportunamente notava Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera: “Il segretario del Partito democratico, Elly Schlein, sembra piuttosto confusa. Prima ha affermato che le riforme costituzionali non sono una priorità, poi però subito dopo come priorità ha avanzato la riforma della legge elettorale che è solo la conclusione di un procedimento. Non capiamo se si tratti di sconsiderata baldanza o gioventù bruciata”.

Foti: sulle riforme Schlein nega la storia del Pd

Foti ricorda alla Schlein (in un’intervista sul Giornale) che negare la priorità delle riforme equivale a negare la storia del Pd, visto che Letta le evocò nel 2013 e Renzi da leader del Pd presentò un progetto di riforma costituzionale. Napolitano poi convocò un comitato di saggi per occuparsi del tema. “Ora è giunto il momento di farle per davvero”, conclude Foti.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *