Il Tar salva ancora una volta l’orsa Jj4 e sospede l’ultimo decreto di Fugatti. Esulta la Brambilla

2 Mag 2023 12:12 - di Redazione

“Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, in sede monocratica, ha sospeso l’efficacia del decreto datato 27 aprile scorso con il quale il presidente della Provincia Maurizio Fugatti disponeva l’abbattimento dell’orsa JJ4; accogliendo anche questo ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa. Fino alla data della prossima udienza, la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento”. Lo annuncia esultante all’Adnkronos Michela Vittoria Brambilla, della Lega per la difesa degli animali e dell’ambiente.

Brambilla contro il presidente Fugatti: accolto il nostro ricorso

“Siamo lieti che Tar abbia dato uno stop all’ossessiva guerra di Fugatti nei confronti degli orsi del Trentino – continua Brambilla- . Jj4 è rinchiusa al Casteller e pertanto non può certamente nuocere a nessuno. Ricordiamo che il decreto di abbattimento che la giustizia amministrativa ha sospeso grazie al nostro ricorso è stato emanato in totale spregio della pronuncia del Ministero dell’Ambiente;  che si è detto contrario all’uccisione dell’orsa e sta studiando il percorso per il suo trasferimento in area destinata: e in totale spregio dei sentimenti di amore e rispetto degli animali che l’Italia sta dimostrando nei confronti di Jj4, dei suoi cuccioli e della sua sorte. Mi auguro davvero che il presidente e la sua giunta ora la smettano di seminare paura e odio: non è questo il modo di gestire la vicenda, la narrazione degli orsi killer arreca un serio danno al turismo, così importante per l’economia di provincia di Trento”.

Giallo sulla morte di M62. Si attende l’autopsia

Intanto, non sono ancora chiare le cause della morte dell’orso M62, uno degli esemplari che il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva messo nella lista dei «pericolosi». ricordiamo che la sua carcassa è stata trovata in stato di decomposizione non lontano dal lago di Molveno. Ma se il decesso dell’animale fosse ricondotto alla mano dell’uomo, «il presidente della Provincia ne porterebbe la responsabilità morale». Il riferimento è al presunto esubero di orsi, che secondo il presidente del Trentino dovrebbero essere ridotti di 70 unità dai circa 100 attuali. A scagliarsi contro Fugatti è stata  nuovo Michela Vittoria Brambilla. La quale ammette la possibilità che siano state cause naturali a togliere la vita all’animale: «I boschi sono pieni di insidie, anche per gli orsi. L’esame necroscopico chiarirà di che cosa è morto M62, un maschio giovane, di circa 4-5 anni» che non aveva mai aggredito nessuno. Ma se il plantigrado fosse vittima di bracconaggio, «quanto agli eventuali esecutori materiali, agiremmo in ogni sede perché non restino impuniti», continua Brambilla. Al momento l’ipotesi è che l’orso si stto ucciso da un altro orso adulto.

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