I migranti di Vicofaro bivaccano nella chiesa di Don Biancalani nella sporcizia: la denuncia dei fedeli

6 Mag 2023 20:13 - di Giovanni Pasero
Vicofaro, don Biancalani

Nuove grane per don Massimo Biancalani, il prete di Vicofaro balzato alle cronache per la sua missione dedita ai migranti, con una catechesi più da centro sociale che da oratorio. Dopo aver proposto di costruire una moschea nella frazione del comune pistoiese, è finito nella bufera per come (non) gestisce la parrocchia.

«Un mese fa – denuncia su Facebook il il Comitato residenti per Vicofaro – sono state postare le foto del fonte battesimale ed è servito a far pulire! Tenendo la situazione aggiornata forse abbiamo qualche speranza. Queste le foto di oggi del fonte battesimale, chissà se l’Iman lo permetterebbe in una moschea. Vicofaro non interessa né al vescovo né al prete, anzi buttate pure in terra le scatolette di tonno! Forse non hanno cestini?!». E le foto descrivono uno scenario da discarica.

Da tempo gli abitanti della zona lamentano numerosi episodi di degrado, spaccio e aggressioni. Il Comitato, che ha come scopo il recupero sociale e culturale della frazione di Vicofaro, ha preso di mira don Biancalani, il parroco locale, che da tempo conduce la sua personalissima crociata in favore dell’accoglienza senza filtri ai migranti africani.

«Ci si indigna sì, ma purtroppo il vescovo di Pistoia è contento così altrimenti si sarebbe comportato diversamente», commenta un cittadino sulla pagina Facebook del comitato.  Il 10 aprile scorso, sulla stessa pagina erano apparse altre foto altrettanto indecenti: «Fonte battesimale della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro.  Si vede bene anche in quali condizioni sia tenuto il piano superiore del matroneo. N.B. L’ ultima foto è scattata al cancello di ingresso della casa di una signora residente a Vicofaro, casa che confina con il retro della chiesa: praticamente il cancelletto di casa di questa signora è utilizzato, dagli ospiti della chiesa, come gabinetto ed il liquido, che si vede in terra nella foto, è urina…vi lasciamo immaginare l’odore…».

La principale preoccupazione di don Biancalani tuttavia, sembra riguardare il costo delle utenze. Sulla propria pagina social, ieri il parroco si è infatti lamentato della bolletta della luce. «L’ultima bolletta dell’elettricità ammontava ad 8300 euro – ha scritto ieri su Facebook don Biancalani, chiudendo con quella che sembra una vera e propria richiesta d’aiuto alle istituzioni – continuando così, fra qualche settimana chiuderemo». Ecco spiegata la mancata pulizia: don Biancalani è rimasto al buio e ancora non si è accorto della sporcizia e del degrado della sua parrocchia.

 

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