Emilia Romagna, gli sfollati superano i 36mila. Salvini: “Sulle dighe non si fa ideologia, servono” (video)

20 Mag 2023 20:56 - di Federica Parbuoni
salvini

Resta confermata l’allerta rossa per il maltempo in Emilia Romagna. L’allarme più elevato investe nello specifico il Bolognese e la Romagna, mentre allerte arancioni interessano il resto del territorio. Crescono i numeri dell’emergenza, in particolare quelli degli sfollati: sono oltre 36.600. A riferirlo è stata la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, che oggi a Bologna ha fatto il punto della situazione. In città anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha partecipato a un vertice in prefettura, tra gli altri, con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “A Dio piacendo – ha detto il vicepremier – dai primi giorni della settimana prossima il nostro obiettivo è di tornare alla normalità, per poi occuparci dei danni e della rimessa in sicurezza”.

Gli sfollati, gli allagamenti, le frane: il punto della situazione in Emilia Romagna

Il maggior numero di sfollati è nella provincia di Ravenna: sono 27.775. In provincia di Forlì-Cesena sono 4.830 e 4.012 nel bolognese. Ma continuano le evacuazioni preventive, dunque il numero è destinato a salire. Anche per quanto riguarda gli allagamenti il numero è in salita: ai 58 segnalati ieri, se ne stanno aggiungendo altri in diversi Comuni. Circa 305, poi, sono le frane principali sul territorio: la più colpita è la provincia di Forlì-Cesena con 127. Per quanto riguarda la viabilità, sono oltre 500 le strade chiuse, totalmente o parzialmente. I volontari in campo per portare soccorso alla popolazione sono circa 1.200.

Salvini: “Dighe ferme da decenni, ma non sono questione ideologica: servono”

”Le dighe fermate, bloccate da troppi anni, in alcuni casi da decenni, che trattengono l’acqua quando è troppa e la lascino uscire quando manca, servono al territorio. Non ci sono dighe di destra e dighe di sinistra”, ha affermato Salvini, nel corso del punto stampa seguito al vertice in prefettura a Bologna, disturbato da un gruppetto di contestatori di Potere al popolo. “Qualcuno a sinistra trova il coraggio di portare avanti contestazioni, in un momento che dovrebbe unire tutto il Paese. Senza parole”, ha commentato su Instagram Salvini.

 

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Il Mit valuta “l’adozione” delle infrastrutture dei piccoli Comuni

”Il territorio va infrastrutturato e messo in sicurezza perché io – ha proseguito – adoro ogni essere vivente, ma in particolare adoro donne e uomini e la sicurezza di donne e uomini viene prima di tanti altri ragionamenti”. “C’è un problema di infrastrutture, di cure da manutenzione del territorio. Non è una questione ideologica, non c’è la battaglia ambientalisti contro anti ambientalisti. I fiumi, i torrenti, i monti e i boschi vanno curati, vanno manutenuti, vanno dragati”, ha proseguito Salvini, il cui ministero, secondo quanto riferito da fonti interne all’amministrazione, starebbe “valutando lo stanziamento immediato di almeno 1,5 milioni di euro per interventi urgenti in Emilia-Romagna”, con particolare riferimento ad “azioni soprattutto nei piccoli comuni, dove cifre relativamente contenute possono garantire la riapertura, il ripristino o la messa in sicurezza di alcune strade”.

Urso sente Bonomi sul sostegno alle imprese

Sul fronte del sostegno alle imprese, poi, oggi il ministro Adolfo Urso ha avuto una conversazione telefonica con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Urso e Bonomi, secondo quanto emerso, hanno avuto un confronto sulle azioni da mettere in campo per dare sostegno al tessuto produttivo del territorio. Urso avrebbe inoltre illustrato a Bonomi le prime misure, in via di definizione, che potrebbero essere inserite nel decreto legge del Cdm di martedì.

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