E’ morto Enrico Oldoini, regista di fiction popolari come “Don Matteo” e “Un passo dal cielo”
E’ morto il regista e sceneggiatore Enrico Oldoini, all’età di 77 anni che aveva compiuto la scorsa settimana. L’annuncio della sua scomparsa è stato dato anche in diretta tv da Carlo Conti durante la cerimonia per la consegna dei premi ‘David di Donatello’ e il pubblico presente nello studio di Cinecittà ha tributato un applauso in ricordo dell’artista.
Enrico Oldoini era ligure, nato alla Spezia nel 1946. Dopo aver frequentato a Roma l’Accademia nazionale d’Arte drammatica, ha iniziato la carriera di sceneggiatore per registi come Alberto Lattuada, Pasquale Festa Campanile, Nanni Loy, Carlo Verdone, Lina Wertmuller, Marco Ferreri, Bruno e Sergio Corbucci. E’ l’ideatore della fortunata serie tv della Rai, ‘Don Matteo’ e ha diretto la prima stagione di ‘Un passo dal cielo’.
Dopo aver frequentato a Roma l’Accademia nazionale d’Arte drammatica, ha iniziato la carriera di sceneggiatore per registi come Alberto Lattuada, Pasquale Festa Campanile, Nanni Loy, Carlo Verdone, Lina Wertmuller, Marco Ferreri, Bruno e Sergio Corbucci. Enrico Oldoini, 77 anni compiuti pochi giorni fa, è stato l’ideatore della serie TV di Don Matteo, con Terence Hill protagonista. Ha diretto la prima stagione di Un passo dal cielo, ma anche Dio vede e provvede, A casa di Anna, Capri, Il restauratore con Lando Buzzanca e la sesta stagione di Provaci ancora prof. Ha lavorato con grandi registi e ha diretto attori popolari.
Sotto la sua regia si sono alternati Diego Abatantuono, Lello Arena, Marina Suma. Renato Pozzetto, Adriano Celentano e Cristian De Sica. Quest’ultimo, che ha lavorato con il regista in due stagioni di Vacanze di Natale, ha ricordato Oldoini con una storia su Instagram: “Ciao Enrico, riposa in pace“: il messaggio a corredo di una foto in bianco e nero in cui i due sono assieme a Lino Banfi. Oldoini si era trasferito a Roma sul finire degli anni Sessanta. Prima tentò la strada universitaria poi l’Accademia per diventare attore. Ma alla fine è la scrittura a diventare la sua stella polare. L’esordio è nel 1976 (anche come attore) con il bolognese Paolo Cavara e Bernardo Zapponi per lo script del thriller E tanta paura.