Desantis si candida per la Casa Bianca, scatta la reazione della lobby gay: “Boicottate la Florida”

25 Mag 2023 10:34 - di Robert Perdicchi

In campo, contro tutto e tutti, anche la lobby gay che già gli ha dichiarato guerra accusandolo di discriminazioni. “Corro per la presidenza per guidare il nostro grande ritorno americano”. Lo ha scritto nelle ultime ore su Twitter Ron DeSantis, con il video di un minuto e 14 secondi che conclude proprio con queste parole e in cui afferma che “la verità deve essere la nostra base e il buonsenso non può più essere una virtù fuori dal comune”. “Il nostro confine è un disastro. Il crimine infesta le nostre città – esordisce il governatore della Florida nel video con la bandiera americana alle spalle – Il governo federale rende più difficile per le famiglie arrivare a fine mese”. Ma, prosegue, “il declino è una scelta, il successo è raggiungibile e vale la pena lottare per la libertà” e “per raddrizzare questa nave bisogna riportare il buonsenso nella nostra società, la normalità nelle nostre comunità e l’integrità nelle nostre istituzioni”.

“In Florida abbiamo dimostrato che si può fare – afferma ancora – Abbiamo preferito i fatti alla paura, l’istruzione all’indottrinamento, la legge e l’ordine alle rivolte e al disordine. Abbiamo mantenuto la posizione quando la libertà era in bilico. Abbiamo dimostrato che possiamo, e dobbiamo, dare nuova vita all’America. Abbiamo bisogno del coraggio di dirigere e della forza di vincere”.

L’annuncio di Ron Desantis e le reazioni della comunità gay e Lgbtq

In coincidenza con la sua scesa in campo, contro Desantis si sono scatenate le associazioni gay e Lgbtq, con l’invito a boicottare la Florida come meta turistica o luogo di residenza. L’appello è arrivato dalla Human Rights Campaign, la più importante organizzazione che tutela i diritti della comunità LGBTQ+ negli States – con oltre 750mila iscritti – che si è unita alla NAACP (Associazione nazionale per l’avanzamento delle persone di colore), alla Lega dei cittadini (Usa) latino americani uniti, alla Coalizione degli immigrati della Florida e ad Equality Florida. Nel mirino ci sono alcune leggi, tra cui la cosiddetta Don’t say gay law, che limita l’insegnamento di materie legate all’orientamento di genere nelle scuole, da poco approvate dal neocandidato presidente Usa Desantis. Secondo i firmatari dell’avviso, la recente legislazione aumenterebbe i rischi di viaggio delle minoranze.

Per Human Rights Campaign, non si tratta di un vero e proprio boicottaggio, semmai di una campagna di sensibilizzazione su quanto accaduto, finalizzata al coinvolgimento dei visitatori dello “Stato del sole che splende” e di quelli che magari evitano di metterci piede proprio perché temono di poter essere discriminati. “Chi visita (la Florida) – ha spiegato in una nota Kelley Robinson, presidente dell’organizzazione -, dovrebbe associarsi a noi e alzare la voce contro scelte politiche pericolose”. E chi invece avesse scelto un’altra parte del mondo per lavorare, andare a scuola o consumare una vacanza, deve dire a chiare lettere perché non è venuto qui”.

 

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