Covid, Bassetti: “L’Oms si sbrighi e schiacci il bottone del fine pandemia”. Ma c’è chi frena
L’Oms si sbrighi a schiaccicare il bottone della fine pandemia. Batte la carica l’infettivologo Matteo Bassetti: “Vediamo e aspettiamo che decide l’Oms. Sarebbe comunque in terribile in ritardo rispetto alla realtà dei fatti. Un articolo su ‘Nature’ ci dice che dovremmo abituarci alle ondine sul Covid più che ad ondate. Ondine fatte di infezioni medie e lievi, pochi ricoveri e pochi decessi“. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commenta la quindicesima riunione del Comitato di emergenza per il Covid-19. Riunione convocata dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il 4 maggio.
Covid, Bassetti: “L’Oms anticipi, anziché inseguire. La realtà dei fatti parla chiaro”
Un incontro molto atteso e che potrebbe rappresentare un passo decisivo verso la dichiarazione di fine pandemia. Ma per Bassetti, siamo ben oltre i tempi ragionevoli. E sollecita la decisione definitiva. “L’Oms si sbrighi, vorrei vedere per una volta anticipare, anziché continuare a rincorrere. Mi auguro che il 4 maggio l’Oms schiacci quel bottone e dica che la pandemia è finita. Saremo tutti più contenti”. Dopo la riunione del 4 maggio, il Comitato di emergenza informerà il direttore generale dell’Oms, indicando se la pandemia di Covid-19 costituisce ancora un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Il comitato di emergenza indica anche raccomandazioni temporanee all’Oms e ai suoi Stati membri. Ed è per questo che Bassetti è tornato a far sentire la sua voce per sollecitare la fine di un incubo.
Gismondo: “Il Covid non è più una pandemia”
Sulla stessa linea di Bassetti è Maria Rita Gismondo “Il virus Sars-CoV-2 è endemico, Covid non è più una pandemia”. Questo è “da tempo un’evidenza” e “speriamo che anche per l’Organizzazione mondiale della sanità sia la volta buona per dichiararlo”. Ci conta la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.
Oms, Covid, Lopalco frena sul fine pandemia
E fa bene visto che ci sono già i catastrofisti e i prudenti in servizio permanente effettivo che vorrebbero frenare. “La valutazione del Comitato di emergenza Covid-19 dipenderà dalla situazione mondiale. Con particolare riferimento ai dati che provengono dai Paesi con economie in transizione”. Così all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. “E’ un momento molto atteso, ma rimangono comunque un po’ di preoccupazioni”, commenta Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma. “Ma è una scelta solo di tipo economico e politico”. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato pochi giorni fa l’ordinanza che modifica le regole sull’uso delle mascherine in ospedale. Che le limita fino a quasi eliminarle. Lo ha fatto in vista della scadenza dell’obbligo, fissato per il 30 aprile; prima del quale, infatti, il governo si è attenuto a una linea di buon senso. Tenendo conto dei dati tranquillizzanti di una fine sostanziale della pandemia; e dall’altro dei rischi che ancora possono configurarsi per alcune tipologie di pazienti.