Conte si precipita dagli universitari e mette il picchetto sulla protesta: la ridicola rincorsa del M5S
La studentessa di Bergamo che ha dato il “la” alle tendopoli di universitari ha spicchettato il suo accampamento e se ne è tornata a casa. Giuseppe Conte in zona Cesarini si attacca al gancio rimasto e sale sul carro della protesta degli studenti emuli della promotrice della levata di scudi (e di picchetti), e si precipita all’università per appendere il cappello al chiodo delle rivendicazioni. «Ascoltiamo la vostra voce. Siamo pronti a fare il possibile. E posso garantirvi che il Movimento 5 Stelle è dalla vostra parte», si affretta a propagandare appena messo piede nella tendopoli sorta alla Sapienza.
Conte si precipita alla Sapienza per cavalcare la protesta degli universitari
Già, perché come scrive Pietro Senaldi oggi su Libero, ieri l’ex premier «si è precipitato all’università per mettere anche lui il cappello sulla protesta, accolto da invocazioni per un reddito studentesco. Quando si dice che l’assegno di cittadinanza ha fatto un pessimo lavoro anche a livello culturale… Non c’è che dire, laddove c’è qualcuno che aspira a vivere sulle spalle della comunità, lì l’avvocato Giuseppe è di casa e di tenda».
Conte corre ad arruolare gli studenti nelle tendopoli
E poco importa a Giuseppi che sia stato proprio il governo di centrodestra in questi giorni a trovare e mettere a disposizione in uno schiocco di dita ben 660 milioni – annunciati già un paio di giorni fa dal ministro Bernini – per finanziare gli affitti dei fuori sede… Lui, l’uomo delle promesse. Il politico per tutte le stagioni della protesta, ieri era lì a cogliere e fare sue le rivendicazioni degli studenti…
Se le tendopoli universitarie si trasformano nel quartier generale dell’opposizione
Ovviamente, senza mancare di declinarle alle rivendicazioni grilline. Così, mentre Conte ce l’ha con gli armamenti, e suggerisce al ministro Bernini di fare quello che ha già dichiarato di aver fatto – oltre allo stanziamento di fondi citato poco sopra, il governo immagina in una corsa contro il tempo di riconvertire, per esempio, strutture demaniali o militari in disuso – le tendopoli che rischiano di spuntare come funghi negli atenei di mezza Italia si trasformano nell’ultimo quartier generale delle opposizioni.
Conte prende appunti dagli universitari in tenda…
E Conte, che dopo l’esperienza del premierato, ancora sta studiando da apprendista tra i banchi dell’opposizione, a compitino fatto, lascia l’ateneo capitolino e vola sui social a digitare alacremente che loro, i fatidici grillini, quegli studenti li hanno «ascoltati» e «continueranno a farlo. Intanto abbiamo condiviso alcune proposte utili a dare forza al loro futuro».
Quel compitino a casa presentato sui social
Una forza, quella che professa il leader del M5S, che fa leva sull’assistenzialismo coatto che alimenta la precarietà e inibisce le speranze: come il famigerato reddito di cittadinanza ha ampiamente dimostrato. Ma questo Giuseppi, così solerte nel prendere appunti dagli studenti e nel rielaborarli in chiave auto-propagandistica, non può menzionarlo nell’elaborato della giornata alla Sapienza. Che invece, guarda caso, correda astutamente di un book fotografico sugli incontri di ieri. Perché un post su Facebook e qualche scatto social val ben di più che mille ripassi dei capitoli precedenti…