Camillo Langone: “Ringrazio gli elettori di FdI per avermi liberato dalla volgarità della Littizzetto”
Liberato dalla volgarità di Luciana Littizzetto, evviva. A scriverlo Camillo Langone, scrittore ed editorialista del Foglio, dalla penna acuminata e sincera. E’ intervenuto sul caso Fazio in modo liberatorio sul quotidiano di Claudio Cesara. Un sospiro di sollievo si leva dalle sue parole puntute e piene di venature sarcastiche. Inizia con un “mea culpa”: Vorrei fare […] un bagno di umiltà. […] Alle ultime elezioni (come pure alle penultime, alle terzultime…) non ho votato”. “Non ho ritenuto di partecipare ai ludi cartacei”. Però, ora si trova a ringraziare sentitamente chi lo ha fatto, votando il partito del premier Meloni.
Littizzetto addio: Camillo Langone plaude alla “liberazione da un dominio di bassezze”
Un ringraziamento veramente sentito. Scrive Langone, autore del nuovo volume: “Eccellenti pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare e collezionare” (Marsilio). Io non ho votato, scrive, ma “oggi tuttavia festeggio la liberazione dall’immensa volgarità di Luciana Littizzetto”. Va giù in modo severo: festeggia “l’emancipazione da un dominio di bassezze e malignità il cui pedaggio mi veniva estorto con la bolletta della luce; e sento di dover ringraziare chi quella domenica si è presentato ai seggi per votare Fratelli d’Italia. Vorrei ringraziarli uno a uno quegli elettori. (No, non credo alla motivazione esclusivamente economica del passaggio a Discovery, non sono marxista, i soldi spiegano tanto ma non spiegano mai tutto), precisa l’editorialista.
Fazio-Littizzetto, Camillo Langone interviene sul “Foglio”
Fabio Fazio non è stato “cacciato” come scrivono i “martiri” di “Che tempo che fa”, Roberto Saviano in primis. Sarà accolto con un contratto milionario, guadagnando più soldi di prima per fare il suo lavoro di sempre. Non c’è da chiamare le prefiche per la lamentazione funebre. Da persona sagace, in vista della scadenza del contratto con la tv di Stato la prossima estate, Fabio Fazio non ha aspettato: ha trattato con un canale concorrente e ha ottenuto un accordo più favorevole: secondo quanto ha rivelato Renato Franco sul Corriere della sera, dai 2,2 milioni l’anno pagati dalla Rai passerebbe ai 2,5 milioni dell’americana Warner Bros. Discovery. Trecentomila euro in più all’anno, 208mila euro al mese.
Littizzetto spesso contestata per la sua volgarità
Langone precisa, però, che il denaro non spiega tutto. In realtà, se il vento non fosse cambiato nella politica italiana- dunque nella Rai “meloniana” che verrà – forse il tira-molla con viale Mazzini sarebbe proseguito chissà fino a quando. Il voto degli italiani – come ritiene Langone- ha avuto il suo peso determinante. E fa piacere che anche allo scrittore – come a noi- stava sul gozzo la comicità stantia, ripetitiva e volgare della Littizzetto. Bastava andare sui siti social di Che Tempo che fa e leggere la sequela di commenti contro la spalla” di Fazio per rendersi conto che anche gli italiani che non hanno votato FdI “ringraziano” il corso delle cose che hanno portato a questo”felice” addio.