Attacco al Cremlino con droni ucraini: rogo nella casa di Putin ma lui non c’era (video)

3 Mag 2023 14:39 - di Robert Perdicchi

Attacco al cuore della Russia. Le forze armate ucraine hanno tentato di colpire con droni nella notte la residenza del Cremlino di Vladimir Putin e secondo alcune immagini sui social sarebbero almeno in parte riusciti a fare danni. Lo ha riferito l’ufficio presidenziale russo, smentendo la riuscita del blitz. “Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito delle azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi di guerra radar, i dispositivi sono stati disabilitati”, afferma la nota rilanciata dall’agenzia di stampa Ria Novisti. La versione ufficiale di Mosca è arrivata perentoria: “Il presidente Putin non è stato ferito in seguito all’attacco terroristico, afferma il comunicato. L’agenda di lavoro del presidente russo non è cambiata e continuerà a lavorare come al solito, aggiunge. Dalle immagini trasmesse su alcuni social si vede però una colonna di fumo alzarsi da un lato del Cremlino dove ci sarebbe l’abitazione di Putin.

Abbattuti sul Cremlino i droni ucraini, ma con danni al palazzo

Secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti, non si registrano danni materiali all’edificio. La stessa agenzia ha aggiunto che Mosca “adotterà misure di ritorsione contro Kiev” perché considera l’attacco come una “azione terroristica pianificata, compiuta alla vigilia del Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri”. I droni utilizzati sarebbero due: entrambi sarebbero stati disabilitati dalle difese russe.

“Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito di azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi radar, i dispositivi sono stati messi fuori uso. A seguito della loro caduta e della dispersione di frammenti sul territorio del Cremlino, non ci sono state vittime e danni materiali”, ha specificato Mosca. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha annunciato il divieto dell’utilizzo di droni sui cieli di Mosca senza autorizzazione. L’annuncio su Telegram del primo cittadino della capitale russa è arrivato quasi in contemporanea con la notizia che è stato sventato un attentato con due droni contro la residenza del presidente Vladimir Putin al Cremlino.

Droni russi sull’Ucraina, prima della risposta

Le forze russe hanno nuovamente lanciato decine di attacchi con droni in tutta l’Ucraina durante la notte. Lo hanno reso noto le autorità ucraine. Un totale di 26 droni sono stati lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d’Azov, secondo lo stato maggiore dell’esercito di Kiev, aggiungendo che le difese aeree hanno intercettato 21 dei velivoli, compresi tutti quelli diretti sulla capitale Kiev.

Gli attacchi hanno colpito diversi obiettivi, tra cui un deposito di petrolio nella regione centrale di Kirovohrad, vicino alla capitale regionale di Kropyvnytskyi, ha dichiarato il governatore Andriy Raikovitch su Telegram. “Non ci sono state vittime. Tutti i servizi di emergenza hanno agito rapidamente”, ha aggiunto. Anche la regione orientale di Dnipropetrovsk è stata oggetto di attacchi. Sette missili sono stati abbattuti, secondo le autorità regionali, ma uno ha danneggiato un edificio amministrativo provocando un incendio.

Anche il governatore della regione ucraina meridionale di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha riferito di due attacchi di droni. Uno è stato abbattuto, il secondo ha colpito una casa residenziale, ha detto. L’incendio è stato spento rapidamente e non ci sono state vittime, ha scritto Kim su Telegram.

Il video dell’attacco al Cremlino con i droni

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