Allarme scarlattina tra i bimbi, e c’è carenza di antibiotici. In particolare dell’amoxicillina
Test per lo streptococco, è boom quest’anno di tamponi eseguiti in farmacia. Se da ottobre 2021 a marzo 2022 ne erano stati venduti 3.857 in Italia, da ottobre 2022 a marzo 2023, sono stati 77.661 pari a un aumento del 1.913%. Dai dati emerge anche che crescono le vendite degli antibiotici indicati contro questo batterio, in particolare dell’amoxicillina.
I pediatri hanno lanciato nuovamente l’allarme nei giorni scorsi: complice il picco di casi di scarlattina da batterio streptococco, l’antibiotico amoxicillina continua a mancare. In mancanza del principio attivo, hanno aggiunto ieri i farmacisti, aumenta anche l’indisponibilità dei medicinali equivalenti, che determina la necessità di ricorrere ad antibiotici alternativi, meno appropriati. Per il virologo Fabrizio Pregliasco, in questa situazione è “importantissima una responsabilità del medico di non cambiare la classe e non utilizzare quegli antibiotici da preservare, quelli con maggior spettro d’azione. Quindi rimanere nell’ambito degli antibiotici beta-lattamici, di cui le penicilline fanno parte”.
Parlando della carenza di amoxicillina, Pregliasco sottolinea all’Adnkronos Salute che “l’amoxicillina rientra nelle penicilline semisintetiche. La responsabilità è quella di trovare delle molecole diverse. Ce ne sono per fortuna di questa categoria: l’oxacillina, la cloxacillina, la nafcillina e la piperacillina. Quindi ci sono direi molti principi attivi, che rappresentano anche farmaci con marche famose”.
Dalla primavera scorsa, la Federazione degli ordini dei farmacisti Fofi «ha allertato il sistema sulla crescente indisponibilità di diverse categorie di medicinali e sul rischio concreto di arrivare a situazioni di grande criticità come quella che stiamo vivendo con l’antibiotico amoxicillina, acuitasi nelle ultime settimane a causa di un aumento del 50% delle infezioni da streptococco e di scarlattina, soprattutto tra bambini e ragazzi».