Via Rasella, Mughini zittisce la sinistra accanita su La Russa: “Fu un’operazione suicidaria” (video)

1 Apr 2023 19:36 - di Chiara Volpi
Mughini La Russa

In poche parole Giampiero Mughini riduce la bufera polemica scatenata dalla sinistra contro le dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa sull’attentato di Via Rasella – l’episodio della Resistenza che causò la morte di 33 tedeschi, e portò alla rappresaglia nazista dell’eccidio delle Fosse Ardeatine – in una tempesta che si agita in un bicchier d’acqua. Le truppe di sinistra da ieri non fanno altro che passare al setaccio termini e frasi della dichiarazione istituzionale finita all’indice. Oltre a continuare a soppesare le parole, fino a stravolgerne il significato, facendo demagogicamente la tara su analoghi casi precedenti. Per esempio, omettendo importanti capitoli revisionisti che, proprio da sinistra, hanno animato un dibattito in corso da decenni. Perché, come ha scritto il nostro quotidiano ieri, «l’accusa di revisionismo con la quale si vorrebbe infamare il presidente del Senato La Russa è estensibile anche a soggetti impensabili»: da Pannella a Bobbio. Fino, appunto, a Giampiero Mughini.

Via Rasella, Mughini zittisce la sinistra lanciata al linciaggio di La Russa

Ma tant’è: la sinistra inferocita si mobilita pronta a partire lancia in resta – addirittura, proprio in queste ore, con una raccolta di firme su un appello per le dimissioni di La Russa. Una lista di proscrizione  che “vanterebbe” – da Bertinotti a De Magistris, passando per Tomaso Montanari. E fino agli immancabili Sabina Guzzanti e Vauro Senesi – artisti, attivisti ed ex-parlamentari: insomma di tutto un po’. Il tema dunque, neanche a dirlo, è di quelli al centro del dibattito tv. E ieri, a ospitarlo nel salotto di Rete 4, Stasera Italia, ha provveduto il programma condotto da Barbara Palombelli. Riprendere il filo del discorso di una sinistra che incalza da ore parlando di revisionismo storico e di ricostruzioni inaccettabili, non è facile. Ma nello studio Mediaset Giampiero Mughini prova a fare ordine nel caos di accuse e demonizzazioni, tanto per mettere le cose in chiaro.

Mughini rilancia: «Via Rasella è stata un’operazione politicamente suicidaria»

E nel farlo, Mughini conferma con pacatezza e si allinea dialogicamente a quanto asserito dal presidente del Senato. «Via Rasella è stata un’operazione politicamente suicidaria perché si colpiva un corpo non particolarmente simbolico– afferma nell’incipit del suo intervento il giornalista –. Erano degli altoatesini più di terza che di seconda fila», afferma quindi subito dopo. Non solo, a stretto giro, tanto per ribadire la versione dei fatti che la sinistra si è stracciata le vesti per delegittimare, Mughini aggiunge anche: «Si sapeva benissimo quale sarebbe stata la reazione dei tedeschi, perché la rappresaglia era addirittura una legge riconosciuta dal Diritto militare – conclude lo scrittore, zittendo la sinistra in rivolta –. In Francia i tedeschi ne avevano ammazzati 50 per uno». Proprio così: non dieci per uno, come alle Fosse Ardeatine. Ma questa è un’altra storia

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