Travaglio, l’unico errore nella carriera di Indro Montanelli: la vignetta su Arianna Meloni grida vendetta

20 Apr 2023 15:39 - di * Alfredo Antoniozzi
Travaglio Montanelli

Indro Montanelli è stato certamente il più grande giornalista della storia. Per prosa, per lirica, per coraggio. Un uomo che a 27 anni in pieno fascismo va in Spagna a scrivere male di Franco ( mentre Scalfari scriveva articoli sulla difesa della razza), che rompe con il Corriere e fonda un giornale nuovo. Che rompe con l’amato Berlusconi per difendere la sua neutralità si commenta da sé. Nella sua straordinaria carriera c’è un buco e si chiama Marco Travaglio cresciuto da lui a Il Giornale.

“C’è un “buco” nella carriera di Montanelli: Travaglio”

La vignetta di oggi del Fatto Quotidiano su Arianna Meloni è solo l’ennesima prova dell’assenza  di qualsiasi senso etico da parte di Travaglio. Che è un uomo molto, molto abile. Ha costruito una vera e propria fortuna economica sull’antiberlusconismo. Libro, comparsate, teatro. Tutto su una narrazione fantastica. Travaglio, del resto, è così. Basta guardarlo. Freddo, senza empatia, senza alcun rispetto per le conseguenze dei suoi articoli e delle sue vignette.

“Travaglio pronto a sparare senza chiedere scusa”

Forattini era acerrimo. Craxi – duce , Spadolini, sono esempi di vignette memorabili. Quella era satira. Quella di oggi, invece, è la rappresentazione della donna come oggetto, merce, subordinazione. L’avesse fatta un giornale di destra su una donna di sinistra avremmo dovuto aspettarci una sorta di 14 luglio. Ma Travaglio non si ferma. Non chiede scusa, anzi trova linfa dalle critiche. È una specie di Putin giornalistico. Sempre pronto a sparare. Senza nessuna reticenza.

Ad Indro, con affetto, ricordiamo quell’errore

E chissà cosa accadrà fra qualche giorno quando il 25 aprile farà riapparire i fascisti da Marte. Se questa è la comunicazione politica, noi diciamo no. E non possiamo non rimpiangere Indro, la cui classe era immensa. Travaglio vuole somigliargli ma è come paragonare un discreto giocatore di serie B a Maradona. E ad Indro con affetto ricordiamo quell’errore.

*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *