Taiwan, continua il pressing della Cina: con navi e aerei circondano l’isola

11 Apr 2023 10:06 - di Redazione

Concluse le manovre militari condotte intorno a Taiwan da Pechino continua l’accerchiamento dell’isola da parte della Cina. E il comando della Forza aerea di Taipei ha denunciato che oggi 9 caccia e 12 navi militari cinesi si sono avvicinate allo spazio aereo e marittimo di Taiwan, con 54 degli aerei che sono entrati nella zona di difesa aerea a sudovest di Taiwan.

Secondo quanto reso noto su twitter dal ministero della Difesa, “attualmente ci sono otto navi che continuano a operare nelle acque intorno” all’isola.

Nelle manovre dei giorni scorsi, la Cina ha condotto “simulazioni” di un “blocco” e di “attacchi” a Taiwan, la ‘provincia ribelle‘ che Pechino vorrebbe riunire alla madrepatria.

Ieri il ministero della Difesa di Taiwan aveva  dichiarato che le forze armate taiwanesi stanno monitorando da vicino la situazione e hanno “reagito con calma ai 59 aerei da combattimento e 11 navi dell’esercito cinese che si erano esercitate nell’arco di quattro ore intorno all’isola.

Trentanove aerei hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan e sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea sud-occidentale di Taiwan, una zona cuscinetto tra lo stato insulare e la Cina.

Il ministero degli Esteri di Taiwan ha condannato quella che ritiene essere una  provocazione cinese, affermando che essa ha ovviamente sfidato gli ordini internazionali e minato la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione. E ha ribadito che la visita della presidente taiwanese ad altri Paesi per scopi diplomatici è un diritto fondamentale per uno Stato sovrano, affermando che la Cina non è nella posizione di intromettersi in questo settore.

Le manovre militari di Pechino sono una rappresaglia per l’incontro della presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, con il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy la scorsa settimana.

E ieri una nave da guerra americana è transitata nel Mar cinese meridionale mentre la Marina Usa faceva sapere che il suo cacciatorpediniere missilistico Uss Milius aveva condotto una missione sui diritti e le libertà di navigazione nel mar Cinese meridionale, vicino alle Isole Spratly, rivendicate da Pechino.

“L’operazione del cacciatorpediniere è conforme al diritto internazionale”, ha ribadito la Us Navy.

“L’indipendenza di Taiwan e la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan si escludono a vicenda”, ha dichiarato, dal canto suo, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin nel corso di una conferenza stampa.

“Se vogliamo proteggere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, dobbiamo opporci fermamente a qualsiasi forma di separatismo indipendentista di Taiwan”, ha aggiunto Wang.

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