“Paestum in Grecia”, la figuraccia di Luca Bizzarri all’attacco di Sangiuliano: i social lo sbeffeggiano
Il tentativo del comico Luca Bizzarri di attaccare gratuitamente il ministro Sangiuliano si trasforma in una clamorosa beffa. Anzi, di più: in una plateale figuraccia social, che gli utenti non hanno mancato di commentare con sagace ironia e una punta di soddisfazione. Tutto ha inizio con un rilievo pubblicato su Twitter che il presentatore e attore tv indirizza al titolare del dicastero del Beni culturali. Una valutazione del tutto arbitraria, che non ha nulla dell’innocente e leggiadro cinguettio postato per amore di convivialità social. Ma che, anzi, porta il personaggio tv a prendere una pesante cantonata: di quelle che si ricordano.
La figuraccia di Luca Bizzarri scatena l’ironia social
Quello di Luca Bizzarri, dunque, voleva essere un appunto tra il polemico e il caustico, in risposta a un tweet postato da Sangiuliano, che in un soddisfatto messaggio web aveva celebrato alcune recentissime scoperte archeologiche nel sito campano di Paestum. «Ogni scavo – sono le parole postate dal ministro – che riporta alla luce le testimonianze storiche del passato, dimostra l’immensa ricchezza del patrimonio archeologico della nostra Nazione, di cui c’è ancora molto da scoprire».
Nel mirino del comico il riferimento alla Nazione in un tweet di Sangiuliano
Apriti cielo, per Luca Bizzarri il tweet è da mettere all’indice: quella parola nazione lo turba e non gli sconfinfera e gli suggerisce – incautamente – di replicare. Stigmatizzando in pochi caratteri, ça va sans dire, la sua avversione per tutto ciò che può in qualche modo rappresentare o esprimere un senso di appartenenza patriottica. O, appunto, “nazionale” che dir si voglia… Così, pur di delegittimare e fare pelo e contropelo al tweet istituzionale, l’attore genovese interviene a sproposito e pubblica: «Quando ci vuoi mettere a tutti i costi ‘Nazione’ anche quando non c’entra una minchia»
Paestum era in Grecia? Eccola la (doppia) figuraccia di Luca Bizzarri…
Poche parole che tradiscono tutta l’idiosincrasia tipica a sinistra per quella parola. Parole che però non sfuggono a un’acuta utente che, tempestivamente, ribatte al comico: «Paestum non è in Italia? L’Italia non è la nostra nazione? Forse ti dà fastidio questa parola? Polemiche sciocche»… Ed è qui che casca l’asino… Perché a quel punto, sempre Bizzarri interviene e contro-replica, segnano un autogol a porta vuota e lasciando sul web la traccia incancellabile del suo errore. «Paestum, pensa, era in Grecia», scrive l’attore sprezzante, attirando su di sé una miriade di fischi e sberleffi per lo svarione postato e pure rivendicato…
L’errata corrige arriva dagli utenti, sorpresi e contrariati
Urge chiarezza (e un pizzico di ripasso di storia e di geografia). Paestum, innanzitutto, non era in Grecia. Semmai, faceva parte della Magna Grecia, ovvero della serie di colonie elleniche stabilitesi nell’Italia meridionale, che i greci colonizzarono a partire dall’VIII secolo a.C. E non si trova certo lì, dove Luca Bizzarri immagina: ma in provincia di Salerno. Magari, insomma, come qualche utente suggerisce a viva voce, la prossima volta prima di cimentarsi con la storia e la geografia, non sarebbe meglio riprendere in mano un sussidiario o un atlante storico? Solo per dire… E per dare un consiglio di buon senso (e buon gusto) che potrebbe tornare utile…