Onore ai Gap, compagni in gita a via Rasella per esaltare l’attentato. E spunta la targa abusiva
Oggi pomeriggio flash mob a via Rasella dei “compagni” di Alleanza Verdi e Sinistra. Vanno lì per onorare la memoria di chi ha combattuto il nazifascismo e per chiedere le dimissioni di Ignazio La Russa. Il luogo è adatto a un’iniziativa del genere fino a un certo punto, in quanto lì i partigiani gappisti collocarono l’ordigno ma vi morirono i 33 altoatesini del battaglione Bozen reclutati dai nazisti più sei civili. Impossibile del resto recarsi sulla tomba degli ex gappisti Rosario Bentivegna e Carla Capponi: le loro ceneri furono affidate al Tevere nel 2014 dopo il no alla sepoltura nel cimitero acattolico di Testaccio.
In ogni caso il flash mob è indetto per oggi pomeriggio. “La memoria è antifascista, sulla Resistenza si sono fondate la Repubblica e la Costituzione. Per questo oggi alle 16 saremo in via Rasella per il flash mob ‘Onore ai Gap, ora e sempre Resistenza’ organizzato dall’Alleanza Verdi e Sinistra”. Questa la dichiarazione dei consiglieri capitolini di Sinistra Civica Ecologista, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli. “Le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa costituiscono un vergognoso tentativo di modificare la verità storica, di costruire un giudizio di equidistanza tra vittime e carnefici, tra chi ha combattuto il fascismo e chi è stato responsabile di uno degli episodi più bui della storia italiana come l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Per questo oggi ci mobilitiamo per chiedere le dimissioni di La Russa e onorare la memoria di chi ha combattuto il nazifascismo anche a costo della propria vita. Ringraziamo l’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) provinciale e l’Associazione nazionale famiglie italiane martiri (Anfim) per la loro adesione”.
C’è da sottolineare che a via Rasella non c’è una targa che ricordi l’atto “eroico” dei Gap e il motivo è molto semplice: si tratta di una pagina molto dibattuta e sulla quale non vi è univoca interpretazione. Nella via nel centro di Roma si vedono ancora su un palazzo i buchi delle raffiche di mitragliatore sparate dai soldati tedeschi, ma non c’è nessun tipo di targa che ricordi l’avvenimento. E’ spuntata quindi la targa abusiva fai da te degli antifascisti. Che recita: “Alla Resistenza e ai Gap di Roma che qui seppero interpretare l’anelito di libertà della città contro la barbarie nazifascista”. Vedremo che fine farà la targa. Che celebra un attentato che non viene neanche menzionato. E anche questa è memoria fai da te.
Stamattina in via Rasella a Roma è apparsa anche l’opera della Street Artist Laika, dal titolo “Dimissioni!” Il poster raffigura un soldato nazista che suona un trombone dal quale esce la parola “dimissioni!”.