Integratori, è allarme per le promozioni online che spacciano ai malati gravi risultati miracolosi
Allarme integratori. Sono tanti i malati di patologie croniche che per disperazione si affidano a cure a base di integratori promosse online. Se ne occupa oggi Libero in un articolo di Giulia Sorrentino che descrive la trappola in cui cadono alcuni pazienti. Magari affetti da diabete di tipo 2 o endometriosi. Che affidano la loro sofferenze sul web.
Integratori, sui social promesse salvifiche per malati gravi
Identificano i malati sui social, li contattano e propongono loro prodotti ‘miracolosi’ per patologie croniche. “Mi arriva la notizia sconcertante – riporta l’articolo – tramite Luna Di Nardo. Ragazza che ha appena subìto un serio intervento proprio a causa dell’endometriosi. Che è stata contattata da una presunta promoter. Luna, ben informata, ha finto di essere interessata, in modo da capire che cosa promettessero”.
La rete di promoter che spacciano guarigioni
“E le è stato scritto – prosegue l’articolo – che la logia il nostro corpo è portato a lavorare alla sua miglior versione. Aiuta a risolvere problemi molto fastidiosi come l’endometriosi. Effetti sgradevoli della menopausa, colesterolo, diabete, attacchi epilettici e molto altro’. Alla risposta di Luna, ‘ah, quindi se uso questa tecnica risolvo l’endometriosi?’, le è stato risposto: ‘Sì’. Ho contattato io direttamente questa ragazza”, racconta la giornalista. Con lei la presunta promoter è stata più cauta. Ma ha comunque spacciato gli integratori come utili nei casi di sclerosi multipla. E ha vantato casi di diabete di tipo 2 che è sparito”.
Il biochimico Mattu: utili per infortuni muscolari non per malattie gravi
“L’azienda che produce questi integratori è la Piruvit e il kit che mi è stato propinato (con tanto di sconti pazzeschi) si chiama ‘Good Bundle’ o in alternativa ‘Better Bundle”, dice Luna. “Ma il problema non risiede nell’azienda che lo produce. Ma nella rete di informatori che è stata creata, che contattano in modo mirato le persone che sui social raccontano la loro sofferenza”.
Secondo il biochimico Marco Mattu, è stato dimostrato che il principio attivo del prodotto può avere un’attività benefica nella prevenzione degli infortuni muscolari. Ma non per curare malattie gravi. “Non esiste uno studio con uso di Hmb per la risoluzione di patologie come endometriosi, diabete, sclerosi multipla e altre malattie. E non ci sono evidenze scientifiche su alcun miglioramento in queste patologie”. Insomma, conclude l’articolo, un’azienda come la Piruvit non può permettersi simili scivoloni. Perché ciò che viene sostenuto e che viene raccontato alle future ‘pazienti’ è totalmente antiscientifico, privo di un fondamento e di prove laboratoristiche a supporto. Ed è uno sterile tentativo di lucro su malattie serissime che in Italia hanno un’incidenza molto alta. . Mi auguro che l’azienda smentisca con un comunicato quanto è stato scritto da chi collabora con loro”.