I cardiologi danno il voto alle diete: bocciata la paleo che esclude i carboidrati. La mediterranea fa bene al cuore

27 Apr 2023 20:19 - di Redazione

Le diete e i regimi alimentari più popolari sotto esame. In ‘cattedra’ a dare i voti sono i cardiologi Usa, che hanno valutato quanto questi modelli – in totale 10 quelli esaminati – siano in linea con un’alimentazione sana per il cuore, e quindi con i principi contenuti nella guida della società scientifica che li riunisce, l’American Heart Association (Aha). Fra i promossi, la dieta mediterranea, ma anche gli stili alimentari vegetariani e pescetariani. ‘Bocciate’ le diete paleo e chetogeniche, che non si classificano come sane per il cuore e contraddicono la guida dell’associazione. Il punteggio più alto in assoluto se lo aggiudicano i regimi alimentari ‘Dash’ (Dietary Approaches to Stop Hypertension), che enfatizzano in particolare verdure, frutta cereali integrali, legumi, noci e semi, latticini a basso contenuto di grassi e includono carni magre e pollame, pesce e oli non tropicali (le diete nordiche e baltiche sono altre tipologie di questo modello).

L’esito della valutazione degli esperti è contenuto in una dichiarazione scientifica pubblicata sulla rivista ‘Circulation’. “Negli ultimi anni è proliferato un numero elevato di modelli dietetici diversi e popolari e la quantità di disinformazione su di essi sui social media ha raggiunto livelli critici”, afferma Christopher D. Gardner, Stanford University, presidente del comitato che ha scritto lo statement. “Il pubblico – e anche molti operatori sanitari – possono giustamente essere confusi riguardo a un’alimentazione sana per il cuore e potrebbero ritenere di non avere il tempo o la formazione per valutare le diverse diete. Ci auguriamo che questo documento serva”.

Nel gruppo con i voti più alti (livello 1, sopra quota 85), quindi, rientra il modello Dash che soddisfa tutte le indicazioni dei cardiologi e quindi totalizza un punteggio perfetto. Sono modelli alimentari a basso contenuto di sale, zuccheri aggiunti, alcol, oli tropicali e alimenti trasformati e sono ricchi di verdure non amidacee, frutta, cereali integrali e legumi, elencano gli esperti. Le proteine ​​tendono a provenire principalmente da fonti vegetali (come legumi, fagioli o noci), insieme a pesce o frutti di mare, pollame magro e carne e latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi. Anche la dieta in stile mediterraneo è fra quelle al top, molto apprezzata. Dal momento che non affronta esplicitamente il nodo del sale aggiunto e include un consumo moderato di alcol (piuttosto che evitarlo o limitarlo), ha un punteggio leggermente inferiore rispetto allo stile Dash, puntualizzano gli esperti.

Anche la maggior parte delle caratteristiche di un modello alimentare vegetariano sono in linea con la guida dietetica dell’Aha. Nel livello alto rientrano anche i piani alimentari pescetariani e vegetariani che includono uova, latticini o entrambi.

Al livello 2 si collocano le diete vegane e a basso contenuto di grassi (punteggi 75-85), che enfatizzano il consumo di verdure, frutta, cereali integrali, legumi e noci, limitando al contempo alcol e cibi e bevande con zuccheri aggiunti. Il livello più basso (livello 4) è quello delle diete paleolitiche e a bassissimo contenuto di carboidrati/chetogeniche (punteggi inferiori a 55). Questi due modelli alimentari, spesso utilizzati per la perdita di peso, si allineano male con la guida dietetica dell’Associazione. I punti di forza sono l’enfasi sul consumo di verdure, noci e pesce, insieme alla riduzione al minimo del consumo di alcol e zuccheri aggiunti. In studi della durata massima di 6 mesi, sono stati dimostrati miglioramenti del peso corporeo e della glicemia. Tuttavia, dopo un anno, la maggior parte dei miglioramenti non era diversa dai risultati di una dieta meno restrittiva.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *