È morta Ada D’Adamo, il suo romanzo “Come d’Aria” è, e resta, nella dozzina dei finalisti del Premio Strega

1 Apr 2023 15:16 - di Redazione
Ada D'Adamo

Ada D’Adamo si è spenta nella sua casa romana: aveva 55 anni. La scrittrice originaria di Ortona con il suo libro Come d’aria, scritto nell’arco di anni, era da poco entrata nella dozzina dei finalisti del Premio Strega. La sua dipartita non cambierà le sorti a cui il libro è destinato comunque: e infatti, come da regolamento, il romanzo resta in gara per la LXXVII edizione dello Strega nonostante la scomparsa della sua autrice, in vista della proclamazione della cinquina che avrà luogo il 7 giugno al Teatro Romano di Benevento.

Premio Strega, addio a Ada d’Adamo

Da tempo malata, giovedì scorso non aveva potuto partecipare alla conferenza stampa di presentazione dei dodici libri semifinalisti allo Strega. La sua scomparsa è stata comunicata dalla Elliot Edizioni, che a gennaio scorso ha pubblicato il romanzo dell’autrice. «Siamo molto addolorati per la scomparsa della scrittrice Ada d’Adamo, che da pochi mesi aveva pubblicato con noi il suo meraviglioso Come d’aria – fa sapere la casa editrice nel suo messaggio di cordoglio –. È difficile trovare le parole giuste, ci stringiamo forte ad Alfredo e a Daria, e a tutte le persone a lei care».

Il suo romanzo, “Come d’aria” è da poco entrato nella dozzina dei finalisti

Nata a Ortona, in provincia di Chieti, il 1° settembre 1967, nel libro candidato allo Strega, scritto nell’arco di molti anni – e che ha ricevuto critiche favorevoli unanimi – la madre Ada, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata, racconta alla figlia disabile Daria la storia del suo destino, segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ma il romanzo d’esordio è stato, appunto, l’approdo a una scrittura diversa. Più intima e personale. Ada D’Adamo, infatti, nel corso della vita professionale ha scritto vari saggi sul teatro e sulla danza contemporanea e, soprattutto, era un’esperta di letteratura per l’infanzia.

Il romanzo resta in gara per la LXXVII edizione dello Strega

Ma è il suo debutto nel romanzo, che come detto rappresenta anche il suo massimo punto d’arrivo letterario, che nell’ultima fase della sua vita le ha regalato soddisfazione e riconoscimenti, anche se oggi venati di un profonda sensazione di rimpianto. Come sottolineato infatti dalla Fondazione Goffredo e Maria Bellonci che gestisce il Premio Strega, «la morte di Ada d’Adamo ci rattrista profondamente. Non c’è stato il tempo di conoscerla, eppure l’abbiamo amata grazie al suo libro. Nel presentare al pubblico Come d’aria, Elena Stancanelli, che lo ha proposto al Premio Strega, ha detto che “incontrare questa storia è un dono”. Ecco, è una consolazione sapere che le parole della scrittrice potranno continuare a raggiungere i suoi lettori. Ai suoi cari va l’abbraccio commosso di tutto il Comitato direttivo del premio».

Ada D’Adamo, una vita tra danza, teatro e saggistica

Una vita intensa, la sua, vissuta nell’arte e per l’arte come messaggio sociale. Lasciato il natale Abruzzo, Ada d’Adamo si è diplomata al Corso di Avviamento dell’Accademia Nazionale di Danza e si è laureata in Lettere all’Università La Sapienza di Roma con una tesi sulla danza in video. Ha lavorato per alcuni anni come danzatrice. Dal 1992 al 2002 ha collaborato con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università La Sapienza, per il quale ha tenuto seminari sul rapporto tra danza e video; sulla danza contemporanea europea; sulle esperienze di avanguardia nella danza del primo Novecento.

Le collaborazioni con università, accademie, teatri e radio

Dal 2002 al 2004 ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Ha tenuto lezioni anche all’Università Ca’ Foscari di Venezia, al Dams di Bologna, all’Università Roma Tre, all’Accademia Nazionale di Danza. Non solo: ha scritto, insieme a Marialisa Monna, la rubrica radiofonica Il corpo parlante-Viaggio in 13 puntate nella danza del Novecento, in onda su Rai Radiotre nel 1998. E ha curato le edizioni 1998 e 1999 del convegno Leggere il pensiero danzato, che si è svolto all’Università della Tuscia (Viterbo) e al Supercinema di Tuscania.

I mille volti di Ada D’Adamo, editor e traduttrice di libri per l’infanzia

Alla ricerca, poi, ha sempre affiancato l’attività organizzativa. Per esempio, collaborando con strutture di produzione e promozione dello spettacolo quali la Fondazione Romaeuropa. L’Ente Teatrale Italiano. Il Teatro di Roma (per il quale, tra l’altro, si è occupata della redazione del bimestrale La porta aperta, diretto da Mario Martone). Ha collaborato inoltre con l’Associazione Cadmo, l’Associazione Pav, il MittelFest di Cividale del Friuli, il Teatro Mercadante Stabile di Napoli. Da anni, infine, collaborava come editor e traduttrice di libri per l’infanzia con l’editore Gallucci.

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