Due romeni e quattro albanesi arrestati per una serie di furti. Ecco come sono stati incastrati

15 Apr 2023 19:17 - di Italpress

I Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione nelle province di Caserta ed Alessandria ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone (2 cittadini romeni e 4 cittadini albanesi), raggiunti da gravi indizi di colpevolezza per numerosi furti aggravati commessi tra il 2020 e il 2021 in varie località delle province di Benevento, Caserta, Isernia, Salerno, Potenza e Matera.

L’indagine sui romeni e gli albanesi

Tre misure sono stati eseguite mentre tre indagati risultano irreperibili. L’adozione del provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura di Benevento e condotta dalla Stazione Carabinieri di Grazzanise tra il mese di novembre 2020 ed il mese di gennaio 2021, attraverso intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati telefonici, analisi di filmati registrati da sistemi di videosorveglianza e servizi di osservazione e pedinamento.

I furti nelle ore notturne

Le indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine all’esistenza di un gruppo di cittadini rumeni ed albanesi dediti alla commissione di furti, perpetrati nella fascia oraria notturna nelle province di Benevento, Caserta, Isernia, Salerno, Potenza e Matera, principalmente ai danni di stabilimenti industriali, attività commerciali ed impianti di produzione di energia elettrica, previa forzatura degli accessi; alle responsabilità, a vario titolo, degli indagati nei confronti dei quali sono stati contestati 9 furti, e alle dinamiche di consegna del materiale di provenienza delittuosa (prodotti commerciali, attrezzatura ad uso industriale, veicoli, supporti elettronici ed informatici, ingenti quantitativi di rame) a soggetti originari della provincia di Caserta, pur essi indagati, che provvedevano alla ricettazione. (ITALPRESS)

Commenti

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  • Maurizio Giannotti 16 Aprile 2023

    Purchè li tengano sotto chiave. Ma con i giudici progressisti che abbiamo in Italia, mai dire MAI.