Di Battista lancia l’associazione Schierarsi. Un copia e incolla del movimento 5Stelle delle origini
Dibba non molla. Non è ancora un partito politico. Ma di sicuro in queste ore l’ex grillino Alessandro Di Battista sta accelerando i passi della sua ultima creatura, l’associazione Schierarsi. Lanciata alcuni mesi fa sui suoi canali social, di cui è ‘sol0’ vicepresidente. Dal 1 aprile (ma non è un pesce d’aprile) è possibile iscriversi e cominciare a partecipare, è l’appello video comparso su Facebook. Nostalgia del Palazzo? Si vedrà. Per ora la fondazione ricalca il movimento dei primi tempi. Quelli del vaffa e dell’anticasta con il pallino della cittadinanza attiva. Dalle comparsate in tv dall’amico Floris alla nuova militanza.
Di Battista lancia l’iscrizione all’associazione Schierarsi
“Ho voglia di fare cose insieme, di ricostruire una comunità”, dice l’ex deputato 5Stelle. “A me i palazzi non mancano. Mi manca un certo tipo di politica, che l’associazione Schierarsi può fare”. Ma di soggetto politico e candidatura per ora non si parla. “L’obiettivo è semplice – scrive sui social – stare insieme e occuparci, da cittadini attivi, del nostro Paese. E di tutte le questioni che decideremo di affrontare. Poi abbiamo un altro obiettivo prendere posizione. Posizioni nette. Chiare. Per nulla moderate”.
L’ex golden boy 5Stelle presenta i fondatori
Il nome dell’associazione non è stato scelto a caso, ribadisce l’ex golden boy penstastellato. Sul quale Conte aveva fatto un pensierino in chiave anti Schlein. “Viviamo in un periodo storico di grande conformismo. Ed è questo il momento di assumere posizioni chiare su temi nazionali e globali”. Nel video di presentazione, l’ex parlamentare anticipa gli obiettivi. “Non nasce con l’idea di creare chissà che cosa in futuro. Nasce con l’idea di sviluppare progetti insieme. Poi si vedrà”, spiega Di Battista. Che presenta ai followers gli altri fondatori. Carlotta Graziani, Danilo Puliani, Lapo Sermonti, Ivan Zulli e Luca Di Giuseppe, che è il presidente.
Si può fare politica fuori dalle istituzioni
“Persone per bene. Che tentano umilmente di costruire progetti per migliore la società in cui viviamo. E provare a cambiarla. Perché si può fare politica anche fuori dalle istituzioni. Alcuni hanno rifiutato candidature. Ci abbiamo messo un po’ per limare alcune cose e ragionare su come partire”. Il primo evento si terrà a Marina di Massa, nella provincia di Massa-Carrara, in Toscana. Ingresso libero e gratuito.
Nel manifesto i punti chiavi del movimento delle origini
Il manifesto dell’associazione ricalca il movimento delle origini. Ben diverso dalla svolta governativa di Di Maio con Draghi. Dalla battaglia per l’acqua pubblica, allo stop del Patto di stabilità e al conflitto di interessi. Più gli ultimi posizionamenti sui temi dell’attualità. Molto vicini a quelli di Giuseppe Conte nel suo rinnovato movimentismo barricadero. Niente invio di armi all’Ucraina e introduzione del salario minimo. Non potevano mancare due battaglie storiche di Di Battista: la causa palestinese e il servizio civile ambientale. C’è anche la battaglia contro Big Pharma, con la nascita di una casa farmaceutica pubblica, la separazione tra banche commerciali e quelle d’affari, immaginando una drastica riforma del mondo del credito e infine una sorta di un sistema di car sharing nazionale.