Cyber crimini, Pmi nel mirino. Da Assintel arriva un pacchetto di proposte al governo
Le Piccole e medie imprese rappresentano la maggioranza delle imprese presenti sul territorio italiano, con un contributo significativo al Pil nazionale. Da sole, infatti, generano 2.834 miliardi di euro di fatturato, pari al 42% di quello totale registrato dalle imprese italiane, contribuiscono al 41% del Pil del nostro Paese, a oltre un terzo (35%) degli investimenti e a quasi la metà (48%) dell’export totale. Tuttavia, le Pmi spesso non hanno le stesse risorse finanziarie e umane a disposizione delle grandi aziende per affrontare le sfide della lotta ai Cyber crimini. Ciò rappresenta un rischio per il Sistema Paese, esposto in un ganglio vitale alle nuove minacce digitali.
Cyber crimini, i dati italiani allarmano le Pmi
I dati sono inequivocabili, le piccole e medie imprese i bersagli preferiti delle cybergang criminali in Italia: oltre l’80% dei cyebrcrimini commessi l’anno scorso ha riguardato imprese con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro, mentre il 51% delle realtà colpite ha meno di 100 dipendenti. E in questa casistica si prendono in considerazione solo delle aziende che, non avendo pagato il riscatto, hanno visto pubblicati i loro dati dalle cybergang. Molte di più sono quelle che, non potendo permettersi potenziali rischi di interruzione del proprio business, hanno pagato: ma di loro non c’è traccia.
Le Pmi, oltre a generare ricchezza diffusa, detengono un patrimonio inestimabile di saperi e conoscenze, misurabile anche in termini di brevetti e innovazione, che fanno gola, sia in chiave geopolitica che economica. In questo contesto, il ruolo dell’associazionismo nel settore della Cyber Security ricopre un ruolo cruciale per le Pmi.
Il ruolo di Assintel nella cyber security
In Italia, realtà come Assintel offrono al mondo delle piccole e medie imprese un interlocutore diretto verso il mondo pubblico e istituzionale, consentendo loro di avere un punto di riferimento in grado di fornire supporto concreto per migliorare la loro sicurezza informatica. Nei giorni scorsi Assintel – l’associazione nazionale delle imprese ICT e digitali di Confcommercio, ha rinnovato il Consiglio Direttivo, con Paola Generali alla Presidenza, ha nominato anche i suoi 6 Vice Presidenti, definendo gli asset strategici che guideranno le politiche associative per i prossimi anni. L’associazione sta quindi preparando a ritmi serrati un position paper che aiuti l’esecutivo ad integrare le proprie scelte con il know how che solo le aziende dell’ecosistema ICT possono avere.
Secondo il CEO di Swascan, Pierguido Iezzi è dunque essenziale fornire alle Pmi gli strumenti, i servizi e la consapevolezza necessari per affrontare le sfide della Cyber Security e garantire la loro protezione. “Allo stesso tempo”, dichiara, “il nostro ruolo di interlocutori tra le aziende del settore e il mondo pubblico e istituzionale ci permette di evidenziare le criticità che le Pmi devono affrontare e fornire le informazioni necessarie per la gestione della sicurezza informatica. In questo modo, possiamo contribuire a creare un ecosistema di aziende e professionisti del settore che collaborano per affrontare le sfide del futuro e garantire la sicurezza informatica del paese”.