Cacciari difende Meloni sul Pnrr: “Assurdo gettare la croce su questo governo”. La Berlinguer sbianca
“Assurdo”. Un Massimo Cacciari sincero e fumantino come suo stile dà un dispiacere alla sinistra e alle opposizioni difendendo la Meloni. Commentando a Cartabianca il tema del momento – i soldi del piano di ripresa e resilianza- dà un dispiacere alla Berlinguer. In collegamento con lo studio di Rai Tre il filosofo smonta la retorica di un governo incapace nella gestione dei denari fondamentali per la nostra ripresa. Pd e opposizioni si stanno esercitando infatti in critiche distruttive sull’inefficienza presunta dell’esecutivo. Dichiarazioni a raffica come se non ci fosse un domani inondano agenzia e siti sul tema del Pnrr da parte dei dem e sinistri vari . Palazzo Chigi, che pure ha sollevato il problema della messa a terra denunciando le lacune del piano studiato a suo tempo da Giuseppe Conte prima e da Mario Draghi poi, ha però “blindato” il dossier.
Cacciari sul Pnrr dà ragione alla Meloni e accusa Draghi
Cacciari è su queta stessa lunghezza d’onda. Afferma che “sul Pnrr rischiamo di fare una figura tremenda in Europa”, ma non accetta teorie di comodo e sballate. Andando al nocciolo della questione ribatte infatti: “Tuttavia sarebbe assurdo gettare la croce solo su questo governo. Stiamo scontando varie difficoltà, una di queste è l’impostazione data al Pnrr”. Impostazione sulla quale il filosofo chiama in causa soprattutto dal governo Draghi, ovviamente. La Berlinguer probabilmente si aspettava un ospite più incline alla messa in croce del govewrno di centrodestra. Con Cacciari cade male.
L’impostazione data al Pnrr non è di questo governo”
Sul Pnrr bisogna essere seri e badare all’interesse dell’Italia, cosa che le opposizioni non fanno. La ricerca del “colpevole” è una sciocchezza e l’impostazione del piano – ha ragione Cacciari- un governo in carica da pochi mesi non può essere colpevole. Il filosofo usa il termine “assurdo” per chi tenta di fare scaricabarile. Noi aggiungiamo il termine “ridicolo”. Soprattutto dopo le parole chiare espresse dal copmmissario europeo all’Economia: “La commissione europea lavorerà con il governo italiano per rendere i programmi del Pnrr il più possibile attuabili”. E’ evidente che l’impostazione precedente non può essere a carico della Meloni. Sinistra zittita.