Berlusconi, il bollettino: «Leucemia cronica». Confalonieri ottimista: «Oggi meglio di ieri»
I medici del San Raffaele, l’ospedale milanese dove da ieri Silvio Berlusconi è ricoverato, in terapia intensiva, hanno diramato il primo bollettino medico sulle condizioni di salute dell’ex-premier. «L’infezione polmonare – vi si legge – si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto – conclude il bollettino, firmato dai professori Zangrillo e Ceceri – prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti».
Con Berlusconi i familiari più stretti e il presidente di Mediaset
Sembra così scongiurata l’ipotesi peggiore, la leucemia acuta, che a detta degli ematologi avrebbe lasciato al paziente ben poche possibilità di recupero. Intanto, al San Raffaele sono tornati Marina e Paolo Berlusconi, rispettivamente primogenita e fratello del leader di Forza Italia. I due sono arrivati con la stessa auto, per loro è la seconda visita all’ex premier dopo quella di questa mattina. Poco dopo i due sono statti raggiunti dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, l’unico a scambiare qualche parola con i cronisti.
Patologia rara
Alla domanda «come lo ha visto?», l’amico di una vita ha risposto: «Molto meglio di ieri». Poi ha raccontato che Berlusconi «stava dormendo». «C’è preoccupazione – ha concluso – però siamo più ottimisti». La leucemia mielomonocitica cronica che ha colpito Berlusconi è un tumore del sangue e colpisce le cellule staminali del midollo osseo, che produce tutte le cellule del sangue. La malattia è caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi, i monociti. Si tratta si una patologia relativamente rara (in Italia colpisce circa 2 persone su 100mila) che colpisce soprattutto in età avanzata. I sintomi della leucemia mielomonocitica cronica sono tardivi e il riscontro è spesso occasionale.