Attentato a San Pietroburgo, i feriti sono 40, cinque gravi. Oggi l’udienza per Darya Trepova
L’agenzia russa Tass cita un comunicato del ministero della Salute di Mosca secondo il quale è di 40 persone ferite il bilancio dell’attentato esplosivo avvenuto due giorni fa nel bar di San Pietroburgo in cui è rimasto ucciso il blogger russo Vladlen Tatarsky.
“A causa di un incidente in un locale di San Pietroburgo 40 persone hanno avuto bisogno di assistenza medica, compresi tre minorenni”, sostiene il ministero della Salute russo secondo cui 25 feriti restano ancora in ospedale e, fra loro, vi sono cinque persone in “gravi” condizioni.
Gli inquirenti russi, intanto, ha rivelato su Telegram il Comitato investigativo della Federazione Russa, hanno riclassificato il procedimento penale sull’omicidio del corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky, il cui vero nome è Maxim Fomin, come “atto terroristico”.
“Sulla base dei risultati delle prime azioni investigative, il procedimento penale sull’esplosione nel caffè di San Pietroburgo è stato riclassificato secondo la parte 3 dell’articolo 205 del codice penale della Federazione Russa (atto terroristico)”, afferma il rapporto.
Oggi si terra l’udienza per la 26enne russa Darya Trepova arrestata ieri e ripresa dalle telecamere mentre consegna il pacco con la statuetta esplosiva nel caffè di San Pietroburgo al blogger russo Vladlen Tatarsky.
La ventiseienne, subito interrogata e ripresa in un video poi diffuso dal ministero dell’Interno russo, ha ammesso le proprie responsabilità: “ho portato una statuetta che poi è esplosa”, ammette Darya Trepova, parlando dell’attentato nel caffè di San Pietroburgo e rispondendo alla domanda di chi la interroga.
Alla domanda “chi te l’ha data?”, la giovane risponde: “Posso dirlo dopo?”
Il marito di Darya Trepova, che venne arrestato insieme a lei un anno fa nel corso di una manifestazione contro la guerra russo-ucraina sostiene che la ventiseienne è stata incastrata.