Viterbo, vergognosa scritta contro Elly Schlein. La solidarietà di Meloni: «Un atto indegno»

9 Mar 2023 13:55 - di Redazione
schlein viterbo

Una grave intimidazione a sfondo antisemita è stata rivolta a Elly Schlein attraverso una scritta comparsa su un muro di Viterbo. Il testo, tracciato con una bomboletta nera su un muro di via delle Fortezze, che attraversa la parte antica della città, recitava «Schlein la tua faccia è già un macabro destino» ed era firmato con una svastica. L’amministrazione comunale, non appena ricevuto la segnalazione dalla Digos, ha immediatamente provveduto a farla rimuovere e il sindaco Chiara Frontini ha parlato di «gesto vergognoso», augurandosi una rapida individuazione dei responsabili. L’episodio è stato denunciato dal Pd locale e ha suscitato solidarietà bipartisan nei confronti della segretaria Pd. Fra le prime reazioni anche quella del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

La solidarietà di Meloni e La Russa

Attraverso una nota di Palazzo Chigi, Meloni ha espresso solidarietà a Schlein, «vittima di un atto vergognoso e indegno». «La scritta offensiva accompagnata dal disegno di una svastica su un muro nella città di Viterbo è un gesto da condannare con assoluta fermezza», ha aggiunto. Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Condanno con forza quanto avvenuto a Viterbo. Sincera solidarietà e vicinanza al segretario del Partito democratico Elly Schlein», ha scritto sui social la seconda carica dello Stato.

Coro di condanne bipartisan per la vergognosa scritta di Viterbo contro Schlein

«Solidarietà a Elly Schlein. Difenderemo insieme democrazia e convivenza civile contro ogni forma di intolleranza e antisemitismo», ha scritto Debora Serracchiani su Twitter, dove anche la capogruppo al Senato, Simona Malpezzi, ha stigmatizzato l’accaduto, scrivendo «che orrore la svastica contro Elly Schlein a Viterbo con una frase agghiacciante. Brutto clima: vicinanza alla nostra segretaria e condanna di un gesto violento e vergognoso». Parole di solidarietà e condanna alle quali, man mano che si diffondeva la notizia, se ne sono aggiunte molte altre.

 

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